- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994
Arte e architettura in Valle d'Aosta dalla riforma alla restaurazione 20 l maestro di Pietro Gazino avrebbe dipinto su commessa o almeno a celebrazione di questo vescovo, cioè sicuramente dopo il 1527. La Brezzi, che ha analizzato iconograficamente la tela proponendo l'in– dividuazione del Papa in essa raffigurato in Clemente VII Medici e dello stesso vescovo Gazino sotto le spoglie di San Grato, fissa come termine ante quem per l'esecuzione il 1534, perché da quell'anno Papa Clemente avrebbe cominciato ad apparire barbuto come, per esempio, in un ritratto di Sebastiano del Piombo eseguito tra il 1533 e il '34 . In realtà una datazione più precisa per la tela potrebbe derivare da una lettura complessiva del monumento e del contesto di cui doveva in origine far parte. Questo è sconosciuto sul piano documentario ma, a mio avviso, è individuabile sul piano ipotetico. · Mi sembra infatti quanto meno curioso che, trovandosi oggi la tela di fronte ad una delle arcate meridionali tamponate del coro della cattedrale, non si sia mai riflettuto sul fatto che proprio sotto una di quelle due arcate si trovava l'altare dei santi Antonio e Grato, fondato dal vescovo Ferrandini alla fine del XIV secolo e da allora particolarmente legato alla figura istituzionale del vescovo di Aosta, anche come sede di numerose sepolture episcopali. La tela sembra adattarsi perfettamente a quello che doveva essere l'intradosso dell'arcata, sia per profilo che per dimensione. Non solo, sembra completare logicamente quello che doveva essere l'assetto interno della nicchia. Questa doveva essere tamponata sul fondo da un muro che, appoggiandosi al jubé, faceva da sfondo di appoggio agli stalli del coro. Se si suppone che questo muro fosse alto tanto quanto gli stalli, si vede che la parte superiore dell'arcata doveva restare libera, passan– te, aperta in un arco dimensionalmente coincidente con quello della tela. Questa avrebbe potuto costituire una sorta di colossale cimasa a lunetta sopra l'altare che, nella parte inferiore, era decorato da un affresco descritto nel 1624 con «le crucifix au milieu, à droite la sain-
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