- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

202 Bruno Orlandoni te Vierge, saint Antoine et un évèque debout, à gauche saint Jean et saint Grat». 50 · Questa collocazione, al fondo di una nicchia arcata, in posizione elevata, dà una logica estremamente precisa all'inquadramento archi– tettonico della tela. Non si è mai osservato che il grande pilastro che separa in due arcate le due scene illustrate nel dipinto è, né più né meno, uno dei grandi pilastri del deambulatorio della stessa Catte– drale, in una scelta particolarmente significativa proprio se si tiene conto della collocazione della tela a pochi metri, a distanza d'occhio praticamente, dai pilastri veri e proprii. Anche la particolarissima iconografia e l'evidente storicizzazione dei soggetti rappresentati inducono ad indagare più a fondo sui signi– ficati insiti nella tela. Siamo infatti di fronte ad una di quelle opere che- evidentemen– te- non è stata realizzata per caso, bensì per assumere precisi valori di fronte ad un pubblico vasto, in rapporto a fatti storici ben definiti, tanto che non deve essere impossibile individuarne le condizioni di committenza. In particolare se è vero che il Papa rappresenta Clemente VII e il vescovo rappresenta Pietro Gazino sotto le .spoglie di San Grato, credo che si possa approfondire la simbologia. La consegna della reliquia dal Papa al Vescovo potrebbe alludere simbolicamente alla consacrazione del Vescovo. Ora Gazino, eletto da Papa Clemente il 7 agosto 1528, avrebbe dovuto essere consacrato a Roma dallo stesso Papa «in ipso S.mi Diii Nri sacello quod in Pala– tium situm est», il 2 luglio 1529; ma, dal momento che il Pontefice era malato, all'ultimo momento la consacrazione era stata fatta da tre alti prelati (i tre cardinali della tela?): Gabriele Foschi arcivescovo di Durazzo, Natale de Turre Vescovo di Veglia e Giovanni vescovo di Antiochia. 5 1 Il Papa a questo punto potrebbe anche essere senza barba sempli- 50 V. P.E. Due, Culte de Saint Grat, VI, p. 24. 5I V. A.P. FRUTAZ 1966 cit., p. 313.