- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

Arte e architettura in Valle d'Aosta dalla riforma alla restaurazione 203 cemente perché al momento dell'evento rappresentato nella tela, cioè al momento della consacrazione di Gazino nel 1529, effettivamente non l'aveva, senza che ciò implichi nulla riguardo alla data di esecu– zione del dipinto, che potrebbe essere addirittura posteriore alla morte del Papa. Quest'ultima ipotesi sembrerebbe suggerita dalla parte destra del dipinto col San Grato/Gazino che, accompagnato da un monaco agostiniano, dona la reliquia del Battista ricevuta dal Papa a due canonici della Cattedrale. Nella sua rarità e particolarità iconografica questa scenà sembra infatti alludere ad eventi storici ben precisi, presenti e noti agli aosta– ni del XVI secolo. Credo che in realtà si riferisca alla riconsacrazione degli altari della Cattedrale - tra cui proprio quelli di San Grato e di San Giovanni Battista - effettuata da Monsignor Gazino solenne– mente coadiuvato dai due canonici Pierre de Bosel e Barthélemy Berthod nel giorno di San Bernardo (15 giugno) del 1542. 52 La presenza della folla nella scena, l'ufficialità sacrale dell'evento, il ruolo centrale della figura episcopale, delle reliquie, di San Grato, potrebbero poi alludere esplicitamente ad un altro evento cruciale di quegli anni: le famose riunioni del consiglio degli Stati tenute a parti– re dal febbraio 1536 nel chiostro del convento di San Francesco, in cui si rifiutava la Riforma protestante giurando fedeltà alla tradizione e ponendo la Valle sotto la protezione di San Grato. Non mi sembra impossibile proporre per ognuna delle due scene dipinte nella tela, tre diversi livelli di lettura: uno letterale mitologico agiografico, uno simbolico storico e uno ideologico politico. Nella prima scena letteralmente San Grato consegnando al Papa la testa del Battista, da lui scoperta in Palestina, ne riceve in dono la mandibola; simbolicamente Papa Clemente - o per lui i tre alti prelati - consacra vescovo Pietro Gazino; ideologicamente la gerarchia cattolica dà al vescovo di Aosta il mandato di lottare contro l'eresia. Nella seconda letteralmente Grato dona alla Cattedrale di Aosta la mandibola del 52 V. ].A. Due, HEA vol. V, pp. 322-323 e nora I.

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