- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994
216 Bruno Orlandoni identificarsi nei numeri di inventario 258 «una signora in carta den– tro in una bussola», 259 «il signor conte in quadro, in una bussola» e 109 «un retrato d'una signora in un quadro di cartono piccolino della largeza di un tallero», mentre il numero 14 «un quadro di tre Re ch'afferiscono al Signore» potrebbe essere uno sportello superstite del trittichetto della Passione. Tutti gli altri quadri sembrano invece acquisizioni posteriori al 1565 . Alcuni rispondevano ancora a tipologie arcaizzanti, come il numero 16 «quadro della Madona con il figliolo in brazo, il qual si era con due porte in una delle quali è l'Angelo che saluta la Madona, posta nell'altra porta» e il numero 19 «un quadreto picolo del Santis– simo Sudario con doi portelle dipente di Santo Pietro et Paolo». Altri, invece, interpretavano sicuramente le più moderne icono– grafie posttridentine, come tutta la serie che faceva bella mostra nella camera di Savoia: 666 «... un quadro grande del ritratto di S. Carlo Boromeo» 667 «Il ritratto del Beato Ludovico Beltrando» 668 «Un quadro di S. Raimondo» 669 «Un'altro quadro di S. Francesco di Paula» 670 «Un'altro-di S. Francesco d'Assisia» 671 «Della Madona Santissima del Mondovi» 672 «Un'altro di S. Antonio di Padova» 673 «Un'altro di S. Iacinto» 674 «Et poi di S. Diego» 677 «Di S. Maria Egittiacha» 678 «Di S. Chatharina da Siena». Sicuramente nuovo anche il numero di inventario 683 nella stes– sa stanza «Et il ritratto dell'illustrissimo Signor Contino di Challant» e interessanti anche alcuni quadri di soggetto profano, come il nume– ro 2 «un quadro grande de diversi animali in arcolio», il numero 679 «De quattro primi Monarchi del mondo, cioè Vyno, Ciro, Alessan– dro et Giulio Cesare», il numero 680 «Le descretion dell'Asia», il
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