- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

226 Bruno Orlandoni Allo stesso ultimo decennio del XVI secolo si potrà datare generi– camente anche la produzione pervenuta in Valle d'Aosta. Naturalmente non erano, quelle lombarde, le uniche voci presen– ti nell'oreficeria in Valle. La parrocchiale di Valtournenche, per esempio, conserva una cas– setta reliquiaria chiaramente assegnabile alla mano dell'orafo torinese Filiberto Calcagno, che in anni imprecisati attorno alla metà del '500 firmava un'identica cassetta oggi in collezione privata ma in origine eseguita forse per il duomo di Torino. 85 Non c'è dubbio però che quella lombardo comasca è da conside– rarsi se non l'unica sicuramente la dominante tra le diverse voci pre– senti, tanto da influenzare fortemente quello che sarà il più impegna– tivo monumento dell'oreficeria aostana manierista: l'imponente reli– quiario di San Giocondo (Ill. 3), eseguito per la Cattedrale di Aosta dal sacerdote orafo Joseph Javin tra ill612 e ill615. La cassa, che riprende ancora una volta la tipologia che già si era imposta con il grande reliquiario gotico di Sant'Orso e con quello quattrocentesco di San Grato, adotta l'iconografia e le partiture deco– rative del tardo manierismo e influenzerà direttamente un reliquiario della parrocchiale di Bionaz, 86 su cui, però, a testimoniare l'instabilità delle nuove acquisizioni linguistiche, saranno ancora montati dei contrafforti angolari di tipo gotico. In un certo senso alla stessa linea di tendenza mi sembra possibile assegnare ancora il reliquiario donato dal prevosto Roland Viot nel 1636 alla parrocchiale di Saint-Oyen. Il reliquiario reca la firma di un «Alixander Lauez Wingus», forse l'orafo autore, verosimilmente tedesco, a cui si deve assegnare anche l'esecuzione di un analogo reliquiario della parrocchiale di SarreY 85 La cassetta di Valtournenche è edita dal Brunod. Per quella di Torino v. G. ROMANO, Sugli altari del Duomo nuovo, in G. ROMANO (a cura di) , Domenico della Rovere e il Duomo Nuovo di Torino, Torino 1990, p. 338. 86 Il reliquiario di Bionaz è inedito. 87 Sul reliquiario di Sainr-Oyen v. M.W., Arte sacra in Valle d'Aosta, Cat. della mostra, Aosta 1969, scheda 103. Il reliquiario di Sarre è inedito.

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