- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

Arte e architettura in Valle d'Aosta dalla riforma alla restaurazione 229 babile che decorassero un unico altare che dai termini di moda sem– brerebbe potersi collocare ancora nel secondo quarto del secolo. Una terza personalità esegue due figurette delle sante Lucia e Margherita e una grande icona di San Pantaleone a Valpelline e un san Michele ad Oyace. 91 La cappella di Oyace sarebbe stata fondata verso il1550 e a quella stessa data sembrano ricondurre anche gliele– menti di moda delle due sante di Valpelline. Sono tre maestri, il primo medio-alto, il secondo medio-basso, il terzo decisamente modesto, che in maniera veramente paradigmatica testimoniano dell'incredibile viscosità che la grande tradizione gotica esercitava su tutta la produzione locale. Il maestro di Plan David/Clapey, pur nel suo linguaggio piena– mente rinascimentale, sembra ripescare dal grande spatgotik germa– nizzante mollezze e ancheggiamenti, enfasi e gestualità. Il maestro di Avise guarda più indietro, al primo '400, nelle sue volumetrie chiuse e definite, e addirittura al '300 nell'impostazione delle teste, a volte apparentemente quasi incassate tra le spalle e in realtà solo disassate, proiettate in avanti. Il maestro di Valpelline, allineato a temi iconografici attuali nelle due iconette delle sante Margherita e Lucia, nel San Michele di Oyace ci fornisce una copia letterale del San Michele della Cattedrale di Aosta che si è soliti datare verso la metà del '400, mentre nel San Pantaleone di Valpelline fornisce un saggio che, nella compattezza dei piani rigidi e bloccati e nel geometrismo dei panneggi e dei capel– li non sarebbe esagerato definire neo-romanico. Naturalmente questo citazionismo esasperato, che sembra dilaga– re fin oltre i limiti del manierismo, sarà stato anche in buona parte esplicitamente richiesto dai committenti, attenti a procurarsi copie di più antiche, illustri e venerate icone. Sembra però dominare un po' dovunque un atteggiamento so– stanzialmente conservatore e passatista, quasi che il giuramento di 91 Le srarue di Valpelline e Oyace sono inedire.

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