- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994
242 Bruno Orlandoni Questi tabernacoli dovevano essere in legno e recare dipinta sulla facciata l'immagine di un calice con la scritta «Hic deum adora». 109 :Cordine ebbe spesso regolare esecuzione tanto che oggi si possono ancora rintracciare alcuni esemplari di tabernacoli primitivi chiara– mente eseguiti in base alle indicazioni del Ferragatta. Il più fedele a queste indicazioni è ora ricoverato in Cattedrale proveniente da Saint-Nicolas. A pianta rettangolare ha un curioso coronamento a merli, due angeli dipinti sulle facce laterali e sullo sportello frontale un ciborio a reca. Al suo interno sono incollate due rare xilografie di primo '500. La data di esecuzione del mobile non dovrebbe cadere di molto oltre il 1567 delle visite. Un secondo esem– plare ben più ricco e complesso, di provenienza sconosciuta, è nelle collezioni regionali e reca la data 1588 (Ill. 1). Un terzo esemplare è a Saint-Germain (Ili. 2). A pianta poligonale reca due angeli ceriferi dipinti sui fianchi e un ciborio di tipo tardomanierista dipinto sullo sportello; è appog– giato su una base dipinta a teste di angeli e chiuso superiormente da un coronamento a balaustra. Una datazione ideale sembrerebbe potersi porre verso il 1600. Un quarto esemplare è nella cappella di Crest. A pianta poligona– le ha gli spigoli rinforzati da lesene angolari e i fianchi racchiusi tra elementi decorativi a spirali ellittiche identici ai motivi della pala del Rosario di Montjover. 110 Il coronamento è costituito da un cornicione architettonico che regge una sorta di bassa balaustra cieca rinforzata da raccordi laterali spiraliformi. Sullo sportello è dipinto un ostensorio di tipo cilindrico mentre sui fianchi si trovano un San Grato e un sant'Antonio abate realizzati con una tecnica quasi compendiaria da una mano popolareggiante ma di assoluta dignità. Una mano molto vicina a quella responsabile 109 V. J.A. Due, HEA, vol. VI, p. 120. 110 Il rabernacolo di Sainr-Nicolas è inediro; quello di Cresr è pubblicaro dal Bru– nod. Per gli altri due si veda l'appendice iconografica a quesro saggio.
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