- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994
256 Bruno Orlandoni rappresentata dagli altari di San Nicola (Ill. 4) e Sant'Eusebio a Montjovet. Le sculture dell'altare, soprattutto il Sant'Antonio e il San Cri– stoforo, sono un notevole saggio di transizione ad un primo barocco e sembrano attribuibili alla mano dell'autore di altre due belle statue della Madonna e di San Paolo nell'altare della cappella di Magnéaz, stilisticamente solo di poco posteriore (Ill. 16). Alla stessa corrente, che sembrerebbe attiva attorno alla metà del secolo, mi pare assegnabile anche la bella Madonna dell'altare laterale della parrocchiale di Pontey. Nel 1662 viene datata la Madonna oggi nell'altare del Rosario di Gressoney-Saint-Jean (Ill. 36). Caltare è chiaramente posteriore di almeno un secolo. La Madonna è però vicinissima alla santa Caterina della stessa chiesa, inserita in un altare decisamente più congruente che si potrebbe ipoteticamente datare verso lo stesso 1662. Alla stessa temperie culturale, decisamente più popolareggiante di quella dei maestri delle icone di Arbaz, Magnéaz e Pontey, è riferibile anche la Madonna del santuario delle Grazie di Chatillon. La si potrebbe datare al momento di fondazione del santuario stesso, tra il 1649 e il 1652. 125 Le tipologie di queste sculture, soprattutto dei volti, dalla struttu– ra un po' a pera e dalle guance paffute, rimandano a prototipi valse– siani racchiusi tra la Vergine Assunta della parrocchiale di Rossa (databile tra il 1600 e il 1617) e la Madonna del Rosario della Par– rocchiale di Carcoforo (databile al1650-60 circa). 126 Saremmo quin– di su una linea di sviluppo di quelle presenze valsesiane che erano state aperte nella prima metà del secolo dall'apparizione in Val di Gressoney della serie di reliquiari lignei eseguiti nelle maniere di Gaudenzio Bonino. 125 V. E. BRUNODIL GARINO, Bassa Valle e Valli laterali III, Aosta 1990, pp. 38-41 . 126 Per le Madonne di Rossa e Carcoforo v. AA.W., Borgosesia 1985 cir. Le scul– ture e gli altari valdostani sono come sempre editi dal Brunod.
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