- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

Arte e architettura in Valle d'Aosta dalla riforma alla restaurazione 265 La scultura e le tipologie degli altari tardobarocchi e rococò dal1740 al1815 Alla fine del '600 la penetrazione dell'arte valsesiana è sempre più documentata da contratti, quietanze di pagamento, ricevute, e nel . suo ambito si può enucleare quella che è la vera e propria epopea della famiglia Gilardi, che riempirà letteralmente la Valle d'Aosta di altari barocchi e rococò. I primi Gilardi ad essere documentati sono i due fratelli Giovanni Battista e Giuseppe Antonio. Per comodità e per non confonderli con figli, nipoti e bisnipoti omonimi li chiamerò semplicemente Giovanni e Giuseppe. Il primo era nato nel 1649, il secondo nel 1661. Sono chiamati insieme, ormai artisticamente maturi e formati, a Issime alla fine del secolo. Terminata la ricostruzione della chi~sa parrocchiale da parte degli architetti Christille e Giovanni Ferro il vecchio, si trattava di provve– dere al nuovo arredo e ai due fratelli si ordinavano via via l'altar mag– giore nel 1698, la trave trionfale nel 1702, il tabernacolo e il tronetto per l'altare maggiore nel 1707 (Ill. 24) . 147 Tra un lavoro e l'altro Giuseppe Gilardi, il più giovane e verosi– milmente il più dinamico e mobile dei due fratelli, stringe contatti con i centri della Valle d'Ayas. A Brusson nel 1706 rimaneggerebbe (uso il condizionale perché i dati documentari sono molto generici) l'altare del Rosario costruito 30 anni prima da Guala Molino. Nel 1714 esegue l'altare dei santi Barbara e Sebastiano. 148 Da Brusson ad Ayas. nella chiesa di AntagQ.od verso il 1700 si decide la costruzione del nuovo monumentale altare maggiore (Ill. 25). 147 Su Issime, i suoi altari e la ricostruzione della chiesa v. AA.W., Eischeme Issi– me, Aosra 1984. 148 Sui Gilardi a Brusson v. U. TORRA 1963 cir., p. 127 e VUILLERMIN 1985 cir., p. 38.

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