- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

280 Bruno Orlandoni Si tratta però di interventi in un certo senso obbligati, necessari a dare spazio ai nuovi imponenti altari lignei, quelli sì autenticamente barocchi prima, rococò poi. Certo il problema dell'architettura in Valle dal tardomanierismo al rococò non può ridursi al solo settore degli edifici religiosi. Nel set– tore civile, però, per certi versi più ricco e significativo e leggermente meno conservatore, la documentazione è scarsa o ancora interamente sepolta, inedita, nell'archivio notarile di Aosta. È quindi per ora impossibile avanzare qualsiasi tipo di ipotesi che non si riduca ad un mero elenco di punte particolari o di fenomeni da indagare. Così bisognerà tenere conto del castello Vallaise di Arnad e del palazzo del barone di Nus ad Aosta, che qualcuno ha anche- esage– ratamente- attribuito a Juvarra. Bisognerà approfondire il problema della deliziosa trasformazio– ne rococò del castello di Aymavilles, precocissima, perché databile - pare- al1728. Bisognerà analizzare, nella seconda metà del '700, episodi come la costruzione del seminario - verso il 1780 - su committenza del vescovo cles Sales, come la costruzione del palazzo Barillier alla Croix de Ville, e soprattutto come quello straordinario unicum fuori serie che è la «delizia» di Montfleury, fuori Aosta. Altro problema da indagare sarà la trasformazione progressiva delle tipologie residenziali altoborghesi, caratterizzata dall'apparire di quegli innumerevoli belvederi e altane che segnavano così fermamen– te la skyline di Aosta fino agli anni '50 del nostro secolo. Così andranno approfondite alcune personalità di operatori già parzial– mente documentate nella seconda metà del '700. Per esempio i luganesi Albertolli, Francesco, Michele e Alberto, che dal 1738 sembrano costituire una sorta di seconda dinastia di impresari architetti che raccoglie la staffetta della famiglia Ferro. O Francesco Andrea Franchino, operante nel1773-74 a Torgnon alla ricostruzione della cappella del Rosario, poi responsabile della costruzione della parrocchiale di Saint-Rhémy nel 1784 su progetto

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