- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

La sicurezza trasjùsionale in Valle d'Aosta 389 nitori della materia prima; essi, attivi o non più idonei, svolgono un essenziale opera promozionale al dono del sangue. I progressi scientifici hanno oggi reso possibili concreti program– mi di autotrasfusione: il malato dona per se stesso il proprio sangue (predeposito); durante l'intervento chirurgico e nelle ore successive è possibile talvolta recuperare il sangue perso. Altre tecniche, come l' emodiluizione acuta isovolemica, evitano il ricorso in taluni casi alle necessità di rimpiazzare il sangue perso nel– l'intervento chirurgico. Nel 1992 nell'Ospedale di Aosta si sono eseguite ben 441 auto– trasfusioni. Le proiezioni fanno supporre che nel 1993 supereranno le 600 unità circa. ' Ciò inevitabilmente porta ovunque ad una diminuzione del fab– bisogno di sangue di donatore. Nel ringraziare per la collaborazione che i donatori di sangue cer– tamente forniranno nell'intento comune di rendersi sempre più utili per i malati sofferenti, si chiede ancora la loro disponibilità per le donazioni speciali, quali la plasmapiastrinoferesi. Définition du don de sang bénévole et non rémunéré Le don de sang, de plasma ou de composanrs cellulaires est considéré camme bénévole et non rémunéré lorsqu'il est fait par une personne de son plein gré et qu'il ne donne lieu à aucun paiemenr, en espèce ou sous toute autre forme équivalenre. Il en serait ainsi de l'octroi d'un congé compensa– toire qui dépassarait le temps raisonnablemenr nécessaire pour le don et le déplacement. De modestes marques de reconnaissance, cles rafrakhisse– menrs et le remboursement des frais de déplacement liés au don sont com– patibles avec le don bénévole et non rémunéré. (Conseil de l'Europe, 1992)

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