- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

Conoscenze storiche e archeologiche in f.-B. de Tillier 115 di documentare luoghi particolari o singoli monumenti, lo studio degli storici antichi; verso la metà del XVII secolo le biblioteche di St-Jacquème e di St-François si dotavano di importanti testi clas– sici. 7 Gli inizi della tradizione erudita valdostana risalgono più indie– tro nel tempo, alla metà del XVI secolo, a Jean-Ludovic Vaudan; 8 tale indirizzo culturale si sviluppa poi nel secolo successivo con figu– re rappresentative quali Roland Viot 9 e Jean-Claude Mochet. 10 Il panorama culturale locale appare pertanto caratterizzato nel XVII secolo da un rinnovato interesse degli studi eruditi per la storia locale e, in particolare, per le origini antichissime della città, anti– quitatum reliquiis conspicua, 11 spesso menzionata nella letteratura coeva come la «Roma delle Alpi». 12 7 Cf. A. P. FRUTAZ, Le fonti per la storia della Valle d'Aosta, Roma 1966, passim; L. COLLIARD, La culture valdotaine cit., p. 61 ss.; Io., Avant-propos, in Porfil historial cit., p. XVII. 8 I..:erudizione in ambiente locale, intorno alla metà del XVI secolo, si esprimeva attraverso figure come il canonico J.-L. VAUDAN. Conoscenze storiche sull'antichità sono contenute nell'opera Catalogus reverendissimorum presulum civitatis Augustae Pretoree, in FRUTAZ, Le fonti cit., Roma 1966, pp. 253-268. 9 Umanista e profondo conoscitore della cultura classica e della storiografia antica in particolare R. VIOT, prevosto del Gran San Bernardo, compilò probabilmente dopo il 1624 un'Histoire ou chronologie du duché d'Aouste (cf. 0.-E. OBERT, ROLAND VIOT, Histoire ou chronologie du Duché d'Aouste, in Archivum Augustanum, IV (1970) pp. 181-229). 10 Di formazione umanistica, nutrito di mitografia classica e di fantasticherie di tradizione erudita, il notaio ]EAN-CLAUDE MOCHET redige, intorno alla metà del Seicento, un Porfil historial et diagraphique de la très antique cité d'Aouste. Cf. inoltre L. COLLIARD, in Avant-propos al Porfil cit. , pp. VII-XXIV. Alla tradizione erudita valda– stana appartiene anche l'autore, il cosiddetto PSEUDO-MONTERIN, della Totius Vallis Augustae compendiaria descriptio edito a cura di L. COLLIARD, in Archivum Augustanum IV; (1970), Aosta, pp. 231 -265. 11 Secondo la definizione della città di Aosta, nel XVII secolo, in CLUVERIO (Cf. PH. CLUVERIUS, Italia antiqua, LEYDE, 1624). 12 Dal cinquecento al Settecento, nella cultura europea, si era venuta configuran– do l'immagine della città di Aosta come della «Roma delle Alpi» per la pregnante pre– senza delle imponenti vestigia di età romana (Cf. in proposito M. CUAZ, Valle d'Aosta. Storia di un'immagine, Laterza Roma-Bari, 1994, pp. 13-20).

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