- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
118 Rosanna Mollo Mezzena grafiche sui rinvenimenti, a seguito di attività costruttive, nonché le prime puntualizzazioni sulla continuità nell'utilizzazione del patri– monio architettonico conservatosi nel tessuto urbano, nonostante le desolazioni e i saccheggi dell'età barbarica: La citté d'Aoste,. . . ayant deia eté desolée et depoulliée de la plus grande partie des ornements publics et particuliers don t !es Romains l'avoint embellie, scrive J .-B. de Tillier, sou./frit bien davantage encor durant !es guerres <qui continue– rent jusques au> dixieme siede, puis qu'elle fot sacagée, detruitte et ren– versée. 20 Attraverso la documentazione d'archivio, la cronistoria delle appropriazioni medievali e l'osservazione diretta dei monumenti, De Tillier manifesta un preciso interesse per l'impianto urbanistico della città romana; le sue ricerche e i primi tentativi di localizzare nell'area urbana e, nel loro rapporto topografico, zone di diversa utilizzazio– ne, lo portano anche a delineare una forma urbis della città antica, un pian de la ville d'Aoste dans son ancien état des Romains, ainsi qu'ils l'a– voient dirigée et batie, purtroppo andato smarrito. 21 I miti etnografici e la Valle d'Aosta antica Per quanto attiene alla storia del popolamento, come risulta nel panorama culturale della prima metà del Settecento, l'interesse mag– giore sembra ancora concentrarsi nella disquisizione sull'origine dei popoli migranti in Valle d'Aosta, rifacendosi alle fonti classiçhe e ignorando sistematicamente gli aspetti della cultura materiale. 22 Secondo J.-B. de Tillier, la Valle d'Aosta fu abitata pour la pre– mière fois qu'on en ait quelque connoissance, ... par une colonie de Salasses, anciens peuples de la Gaule Transpadane 23 e aggiunge sous la 20 DE TILLIER, Historique cit., p. 116. 21 Cf. A.P. FRUTAZ, Avant-propos all'Historique, cit., p. IX; il Pian della città roma– na era inserito nel manoscritto conservato presso l'Accademia delle Scienze di Torino. 22 È soltanto nella seconda metà dell'Ottocento che la preistoria assumerà autono– mia scientifica con il riconoscimento dei reperti preistorici sia in pietra che in ceramica. 23 DE TILLIER, Historique cit., p. 9.
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