- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
Conoscenze storiche e archeologiche in J-B. de Tillier 119 conduitte de Cordelus, fils de Statiel, qu'on croit étre descendu de la race de Saturne, un des premiers princes qui a donné des loix a l1talie. 24 Al tema delle origini storiche si connettono vicende mitografi– che-celebrative di interesse locale connesse alle gesta di Cordelus, l'e– roe eponimo, l'ecista della mitica città salassa. 25 Cordelus, un des chefi de l'armée du grand Hercules, .. .lors qu'apres avoir subiugué plusieurs nations voisines des Alpes il se cherchoit une route a travers de ces affieu– ses montagnes, .. .jùt laissé dans cet endroit avec un certain nombre de peuples appellés Salasses, des quels !es habitants et toutte la contrée ont retenu le nom. 26 La contaminazione della tradizione classica, il richia– mo al mito di Eracle in connessione, probabilmente, con i Leponzi e l'interpretazione erudita dei nomi corrispondono ad un filone cro– nachistico-locale praticato dagli eruditi del XVI e del XVII secolo. 27 24 DE T!LLIER, Historique cit., p. 9. 25 «Cordela» è una tipica tradizione <mobilitante>>di stampo antiquario, di larga diffusione a partire dal XV secolo, epoca nella quale ogni cinà rivendicava amiche ori– gini. I.: origine della leggenda è incerta: è riportata agli inizi del XV secolo dallo pseudo– RICHARD della Val d'Isère nella vita di San Bernardo di Memone (Cf. A. DONNET, Saint Bernard et !es origines de l'hospice du Mont-]oux (Grand-Saim-Bernard), Saim Maurice, 1942, p. 79 ss.) come interpretazione erudita, secondo le teorie imperami dei «Moderni micici scrinori>>di un tema erano probabilmente dalla cronachistica medievale (Cf. L. BESSONE, Tra Salassi e Romani. Pagine di storia antica valdostana e alpina, Aosta 1985 p. 61 ss.; A ZANOTIO, Valle d'Aosta antica e archeologica, Aosta 1986, pp. 29-29; M .G. VACCHINA, Chi eravamo. La riscoperta del classico nella realtà vafdostana di oggi. Aosta, 1987, p. 23 ss.). Lo pseudo-RICHARD sembra in realtà aningere alla Magna legenda sane– ti Grati di !acobus de Curiis (Cf. A.M. CAVALLARO, La fantastica città di Corde/a: una tradizione erudita vafdostana, in BSBS, XCII, 1994, l, pp. 219-220) secondo la recen– te ed accreditata interpretazione di A.M. CAVALLARO, che ha individuato in «Cordula» (leccio IX, p. 15) la più amica anescazione sinora documentata della leggenda, risalen– te al XIII secolo (Cf. A.M. CAVALLARO, La fantastica città di Cordela cit., pp. 205-207). Per Cordella, Cordula cf. inoltre A. P. FRUTAZ, Le fonti cit, p. 351. 26 DE T!LLIER, Historique cit., p. 9. La leggenda di Cordelus è riplasmaca sulle fomi micografiche classiche legate al passaggio di Ercole, in particolare AMMIANO MARCELLINO, Rerum gestarum libri XXXI, Lib XV, 9, 2-6 e PLINIO, Nat. Hist. III 123. 27 Gli erudici locali era XVI e XVII secolo riportano con varie sfumature la notizia di una antica cinà di nome Corde/a, capitale dei Salassi, basata sul richiamo alla tradi– tion «des manuscripts»: Cordella (Cf. VAUDAN, Catafogus cit., p. 253; Corde/a (Cf. VIOT,
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