- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

Conoscenze storiche e archeologiche in ].-B. de Tillier 123 toponimo Corlian/Corleanum attestato a Saint-Martin-de-Cor– léans 40 (fig. 3) e la successiva scoperta dell'area megalitica di Saint– Martin-de-Corléans, risalente al III millennio a.C., 41 hanno alimen– tato l'ipotesi del persistere della memoria storica di un primitivo abi– tato e di una relazione tra mitografia e realtà 42 (fig. 4). Per quanto riguarda la genesi del toponimo, in realtà, se Cordu– la/Corde/a è attestato solo a partire dal XIII secolo con ampi riscon– tri in età medievale, 43 la base Cord, invece, sembra risalire a forme tipicamente egeo-anatoliche. 44 L interrogativo ovviamente è destinato a rimanere aperto. Al di là dei favoleggiamenti nobilitanti, curiosamente, l'indagine archeologi– ca ha confermato indirettamente l'esistenza di una realtà insediativa stabile nella conca di Aosta a partire dal III millennio a.C., localizza– bile probabilmente ad occidente dell'area megalitica di Saint-Martin- 40 L. CHRISTILLIN, Mémoires historiques sur la Vallée d'Aoste, Aoste 1852, pp. 31- 44, localizzava la città dei Salassi «à un quart de lieu à Nord-Ouest de la cité, c'est-à-dire à Saint-Martin-de-Corléans», ove nel 1709 furono anche effettuate le prime ricerche. Cf. A. ZANOTTO, Valle d'Aosta ci t., pp. 29-30; BESSONE, Tra Salassi e Romani cit., p. 6 e ss.; M.G. VACCHINA, Chi eravamo cit., pp. 24-25; R. MOLLO MEZZENA, Il celtismo in Valle d'Aosta, cit., p. 187. 41 Per i ritrovamenti archeologici di Saint-Martin-de-Corléans, Cf. F. MEZZENA, la Valle d'Aosta nella preistoria e nella protostoria, in Archeologia in Valle d'Aosta. Dal Neo– litico alla caduta dell'Impero romano 3500 a.C. -V sec. d.C. Aosta 1981, pp. 23-50. 42 Cf. ZANOTTO, Valle d'Aosta cit., p. 29; F. MEZZENA, L'Archeologia, in Catalogo della mostra «Dai dolmen alla città, Progetti per l'area megalitica di Saint-Martin-de– Corléans», Aosta 1992; pp. 13-26; A.M. CAVALLARO, La fantastica città di Corde/a cit., p. 225. 43 Per l'individuazione del nome di Cordula cf. A.M. CAVALLARO, La fantastica città di Corde/a, cit. p. 207 e p. 217. Cf. inoltre la voce Cordula in A. P. FRUTAZ, Lefonti cit., p. 351. Per Cordula nella funzione di «cintura>>: nell'altomedioevo nelle province orientali bizantine è diffuso il culto della cintura della Vergine, relativo alla cintura delle mura (ad es. di Costantinopoli) e più in generale dei castelli (Cf. G. BaGNETTI, L'età Longobarda, vol. III, Milano 1967, p. 343. Cordola è riportata da J .-B .. DE TILLIER (Cf. Historique cit., p. 212, 213 e 214). 44 A più antica tradizione sembrano risalire i toponimi come Kordylussa o Corddyn nel Galles settentrionale. Corda è nome di città frequente in Gallia, in età romana.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=