- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
Conoscenze storiche e archeologiche in f.-B. de Tillier 127 punti più difficili ed impervi e nelle aspre gole montane l'antichissi– mo transitus si portava, secondo la tradizione orale, parla hauteur des montagnes come depuis le lieu de Vert et de Champorcher, a Fenis et a Saint-Marcel, parce que l'on y decouvre aussi des pavés et autres vestiges. 58 Oltre al tracciato principale- uno dei quattro itinerari enumera– ti da Polibio 59 - i collegamenti e le relazioni culturali fra le gentes della Valle d'Aosta e quelle degli opposti versanti dovevano quasi sicura– mente avvenire attraverso le vie montane, semplici sentieri o vere e proprie mulattiere, di cui ancora oggi possono rinvenirsi le tracce. Intensi dovevano anche essere gli scambi e i travalicamenti da valle a valle attraverso i colli secondari: 60 Les Salasses, apres le passage d'Annibal, sont restés pendant presque un siecle et demy maitres de leur sort et de leur destinée, s'occupants a travallier aux minieres d'or, d'ar– gent et de cuivre, aussi bien que de fer. 61 Sebbene mancassero ancora conoscenze specifiche sulle forme di popolamento del territorio e sulla struttura poleografica, per lo storico valdostano, con ogni pro– babilità, il contesto economico non si esauriva in un ambito mera– mente agro-pastorale ma- secondo le indicazioni straboniane 62 - era ss DE TILLIER, Historique cit., pp. 13-14. s 9 [itinerario attraverso il territorio dei Salassi è menzionato da POLIBIO in Srrab. IV, 6, 12. 6 ° Come è attestato anche dall'individuazione di numerosi insediamenti di alta quota - i cosiddetti castella associati ai vici- e dalla rete di mulattiere e sentieri medie– vali (cf. F. MEZZENA, La Valle d'Aosta nella preistoria cit., p. 56 e ss.) 61 DE TILLIER, Historique cit., p. 14. 62 STRAB. IV, 6,7. La presenza di giacimenti minerari e di attività metallurgiche risulta ora anche attestata dalla frequenza dei toponimi e dalla particolare localizzazio– ne di alcuni insediamenti protostorici nei distretti minerari (Cf. F. MEZZENA, La Valle d'Aosta cit., pp. 53-57). Allo sfruttamento delle pun:i:o: allude il ritrovamento di una pepita d'oro alla base del tumulo di Chassan (Emarèse) nonché la presenza di giaci– menti auriferi nelle zone minerarie della Val d'Ayas e del bacino deii'Evançon. Allo stato attuale delle ricerche le miniere d'oro dei Salassi sembrano identificabili con le aurifo– dinae degli lctimuli (Bessa) cui accennano STRABONE (V-1-12) e PLINIO (XXXIII, 78); per la discussa questione cf. L. PERELLI, Sulla localizzazione delle miniere d'oro dei Salassi in BSBS, LXXIX n. 2 p. 341 ss. e F.M. GAMBARI 1994, Premières données sur !es
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