- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

130 Rosanna Mollo Mezzena ciens, les Liburniens et les Lapudes, autres peuples des Alpes confinants a l'Allemagne qui n'avoint pas etés traittés avec plus de douceur qu'eu5c par cette nation fiere et superbe. 69 Infine, nell'ambito del disegno politico augusteo, che comporta– va la necessità storica di sottomettere le gentes alpine Octavius Caesar.. . envoya contre les Salasses Terentius Vttrron son genera!, che .. . trouva plus d'optniatreté qu'il n'auroit cru a les reduire entierement e che .. . fot obligé de faire camper ses trouppes dans la plaine au dela du torrent qui descent des Alpes Pennines. .. IlJut long et couta cher aux Romains, qui selon touttes les apparances y perdirent beaucoup de monde. 70 Traspare dalla lettura dell' Historique la percezione di una grande ammirazione per l'eroica resistenza dei Salassi, piegati soltanto da manifesti inganni. Attenendosi alla tradizione erudita locale, lo storico valdostano allude qui, all'episodio dell'inganno ordito da A. Terenzio Varrone, che fece deviare il corso del torrente Buthier ed immettere le acque nei profondi sotterranei pratiqués par dessous les fondements de leur ville e qu'on decouvre tous les iours dans la citté d'Aoste, fabriqués d'une admirable maniere, avec des galeries ou soit voutes de communication d'un quartier a l'autre. 71 (fig. 6) 69 DE TILLIER, Historique cit., p. 15. Seguendo le fonti storiche antiche (CASSIO DIONE, St. rom. fi: 49) accenna alle campagne militari contro i Salassi: Antistio Vetere renne l'assedio per oltre un anno finché i Salassi, per mancanza di sale, si arresero. Successivamente con Messalla Corvino furono sopraffatti per fame. Lassociazione con i Taurisci e le indicazioni della fonte appianea (APPIANO Illyr, 17) hanno anche portato a mettere in dubbio lo svolgimento di tali operazioni belliche in territorio salassa (Cf. C. PROMIS, Le antichità ci t., p. 18; A.M. CAVALLARO, Romani e Salassi, in Archeologia in Valle d'Aosta, 1981, cit. p. 62. Diversamente e, secondo l'interpretazione di J.-B. de Tillier, (cf. G. OBERZINER, Le guerre di Augusto contro i popoli alpini, Roma 1900, p. 31 e ss.; I. BERETIA, La romanizzazione della Valle d'Aosta, Milano-Varese 1954, p. 17 e ss.; M.G. VACCHINA, Chi eravamo cit., p. 37. 70 DE TILLIER, Historique cit., p. 16. 71 DE TILLIER, Historique cit., p. 16 e 17. Tale tradizione cronachistica è riportata da MOCHET, in Porfil cit., p. 75 e dallo pseudo-MONTERIN, Totius cit., p. 246.

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