- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

18 Maria Cristina Ronc nalmente dal Vescoz che percorse e descrisse, con precisione e ric– chezza di dettagli, tutti i siti menzionati nel volume. Jules Brocherel, nel numero di ottobre-dicembre del 1924, della rivista ''Augusta Praetoria", commemorando la figura del canonico, che ricorda come «... un pionnier et apòtre» della nostra regione, auspicava che« . . .l'an ne pourrait honorer plus dignement la mémoi– re vénérée du chanoine Vescoz qu'en réimprimant sa Géographie, son travail de longue haleine et sans contredit le meilleur». (Il volume è stato ristampato nel corso del 1995 dalla Tipografia ITLA di Aosta; n.d.a.). Nell'ultimo periodo del suo vicariato a Cogne il Vescoz, lavoran– do sui documenti dell'archivio parrocchiale, produsse un opuscolo dal titolo Notices topographiques et historiques sur la Vallée de Cogne pubblicato a Firenze nel 1873 e di cui la famiglia Malvezzi possiede il manoscritto autografato datato al l o maggio 1872. Ed è proprio dal volume Le Val de Cogne, pubblicato nel 1966 dallo stesso P. Malvezzi, che traiamo la testimonianza di Leopoldo Barale, illustre alpinista del secolo scorso, a proposito dei membri della Petite Société: «Durante il mio soggiorno a Cogne passai molte ore in com– pagnia del signor Chamonin, del signor Carrel e Vescoz, dai quali ottenni i più precisi ragguagli dei monti di questa valle ed a lungo mi intrattenni con loro che accoppiavano ad una sincera cortesia una conversazione colma di interesse ed oltremodo attraente e gradita per le loro svariate conoscenze scientifiche di ogni genere, appagando gentilmente così ogni mia curiosità». La pubblicazione delle Notices topographiques venne curata e finanziata da Richard Henry Budden 1 che il Vescoz conobbe casual– mente a Cogne e di cui divenne grande amico quando venne nomi– nato vicario a Courmayeur. Da questa costruttiva amicizia, e dallo stimolante rapporto con la colonia di turisti inglesi, germinò l'originale idea di riprodurre una 1 Nato a Londra nel 1816 e scomparso a Torino nel 1895, assiduo frequentatore della Valle d'Aosta dove giunse nel 1856, fondò la sezione del CAI di Firenze e, nel 1866, insieme al Carre!, quella di Aosta, città di cui ottenne nel 1872 la cittadinanza onorana.

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