- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
148 Rosanna Mollo Mezzena Tallié, importanti opere viarie di altissima ingegneria tous trois elevés sur d'afreux precipices, furono fatti saltare con esplosivi durante l'in– vasione francese del giugno 1691. 141 Il pont de Pierre all'ingresso della città, presso l'are de triomphe, era all'epoca ancora quasi completamente occluso dalle spesse coltri esondative che avevano sovralluvionato l'antico solco di scorrimento dell'impetuoso torrente Buthier. 142 Dell'arcata rinserrata tra costruzioni posteriori, scrive De Tillier, non era visibile che la sixieme partie ou environ. Opera di forte risal– to plastico per la robustezza delle strutture a grossi blocchi e per la perfezione tecnica della lavorazione dei conci de cette méme espece de pierre granite, era largo oltre quattro metri; le spalle, armate da pode– rosi contrafforti, erano allora ancora inglobate nelle caves des maisons voisines. 143 Particolare risalto viene dato alla descrizione del ponte du Pondel - illustrato anche graficamente - per gli aspetti strutturali e per la particolare collocazione topografìca. (fig. 42) Il ponte, costruito d'une admirable maniere a deux etages e en partie de tufet en partie de pierre granite collegava deux montagnes sur un precipice d'une prodi– gieuse profondeur. 144 J.-B. de Tillier nel sottolinearne le peculiari caratteristiche tecniche di ponte a doppio passaggio une galerie dans laquelle on passe a couvert ne evidenzia anche la funzione di ponte– acquedotto. 145 Per l'importanza strutturale e per le particolarità architettoniche e funzionali il manufatto viene messo ipoteticamente in relazione 141 DE TILLIER, Historique cit., p. 35. 142 A partire dal V secolo, depositi alluvionali si riscontrano nei livelli stratigrafìci della città. Cf. R. MOLLO MEZZENA - C. BALISTA - E. PEYROT, Le stratificazioni di Augusta Praetoria cit. 143 DE TILLIER, Historique cit., p. 32. 144 DE TILLIER, Historique cit., pp. 32-35. 145 Circa la funzione di acquedotto, l'antiquario Pingone nel 1550 scriveva: «. . . Super erat alius pons ubi erat aquaeductus? Acqua manabat ab occidente et ibat ad orientem et erant tubi plumbei. .. »
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