- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
Conoscenze storiche e archeologiche in J-B. de Tillier 155 d'Aosta. Rilevante appare anche l'acquisizione del concetto di tra– sformazione del territorio analizzato attraverso varie «facies» cultura– li sino al raggiungimento, dopo la conquista romana, di una cultura urbana. Le analisi storiche del De Tillier, sebbene appartengano ad un'e– poca in cui la ricerca non utilizzava metodologie scientifiche, costi– tuiscono una fonte preziosa di notizie dalle quali anche gli studiosi più moderni non possono prescindere. Anche se nell'opera di ].-B. de Tillier esistono pesanti condizio– namenti dell'erudizione, più volte rilevati, egli si impone come uno studioso del suo tempo, aperto alla salvaguardia delle tradizioni del Duché e delle antichità della sua città. Diversamente dal severo giudizio espresso da C. Promis, 183 in sintonia con P. Barocelli 184 e L. Manina, 185 si può comunque affer– mare che il lavoro di sintesi archeologica di ].-B . de Tillier, pur fra errori e lacune, mette in risalto sia lo sforzo di analisi critica operata sulla base delle fonti disponibili e sull'osservazione diretta dei monu– menti che la consapevolezza del valore storico delle testimonianze antiche. Un particolare ringraziamento va a quanti hanno direttamente collaborato: G. ANSALDO G. CINO D. MARQUET C. ZAMBON Fotografie: Archivio della Soprintendenza e R. MONJOIE, F. ROLLANDO, T. DE TOMMASO. 183 Cf. C. PROMIS, Le antichità cit., p. 6. 184 Cf. P. BAROCELLI, Ricerche e scavi cit., p. 126. 185 Cf. L. M ANINO, Aosta romana nella storiografia archeologica dell'Ottocento, in Arti Bimillenario cit., pp. 368-369.
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