- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
210 Silvia Brusa Trompetto lazione ad un lungo periodo di isolamento e miseria», durante i quali ha «conservato in buona parte inalterato il suo impianto urbano», 2 reinserita nel sistema di scambi europeo vive un periodo di sviluppo economico, sociale e demografico che, con un processo lento ma costante, ne trasformerà l'immagine. Le premesse di questa trasformazione possono essere individuate nelle proposte urbanistiche che, a cominciare dai tentativi di regola– rizzazione della rete viaria operati dagli Intendenti dell'Ancien Régime, hanno portato all'approvazione e attuazione del primo Piano regolatore della città, il Piano d'Ornato del 1842. Attraverso i documenti d'Archivio si è voluto tentare di storiciz– zare una realtà in cui leggi, regolamenti, piani, elaborati dalle Istituzioni per controllare il territorio e le sue trasformazioni, si tro– vano spesso a restare inattuati, o realizzati solo parzialmente, doven– dosi confrontare con il «rispetto della proprietà privata e ai diritti che ne derivano», come già intuito dai razionalisti. 3 Purtroppo Aosta possiede una scarsa documentazione iconogra– fica relativa a questo periodo storico, il che rende ancora più prezio– se due planimetrie della città, portate da tempo alla conoscenza del pubblico. Quella di più ampie dimensioni, comprendente la città murata con una buona parte del territorio circostante, dal sobborgo di Saint– Genis, con l'antico Hotel du Mont Blanc, sino al sobborgo di Pont– de-Pierre, è datata 30 aprile 1827 e conservata in un archivio priva– to. 4 Caltra, limitata alla città infra muros, è stata pubblicata da Lin Colliard nel suo libro Vecchia Aosta con la dicitura «Pianta della Città di Aosta (1827)». 5 2 MARCO CUAZ, Aosta. Progetto per una storia della città, Aosta, Musumeci, 1987, p. 280. 3 GIUSEPPE PAGANO, Un sistema per l'accrescimento organico delle città in <<Casa– bella» n. 90, giugno 1935, pp. 5-6 4 La pianta di Aosta di cui si parla è stata pubblicata nel libro di ANTONINA MARIA CAVALLARO, GAETANO DE GATTIS, ANTONIO SERGI (a cura di), La Cappella di San Grato ad Aosta, Roma, C<<Erma>> di Bretschneider, 1993, f. t. -tra p. 36 e 37- ed è con– servata in un Archivio privato di Saint-Rhémy-en-Bosses. 5 LIN COLLIARD, Vecchia Aosta, Aosta, Musumeci, 1986, p. 136.
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