- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
Aosta tra XVIII e XIX secolo 211 Questi due disegni, realizzati nello stesso anno, costituiscono un unicum perché testimoniano il primo tentativo di pianificazione della città. Lo dimostra la vasta documentazione che li riguarda, il cui studio è indispensabile per chiarire il rapporto che intercorre tra di essi ed i principi innovatori di cui sono portatori. Non si può perciò che apprezzare la sensibilità della Ammi– nistrazione Civica per aver affidato alla custodia degli Archives Histo– riques Régionaux 6 la planimetria pubblicata dal prof. Colliard, prece– dentemente conservata presso il Municipio della città, nei locali del– l'Ufficio Tecnico. Con tale atto essa ha permesso il ricongiungimen– to del documento iconografico con i manoscritti che ne spiegano ori– gine e motivazioni così da renderne possibile una lettura critica cor– retta, ed ha sottolineato l'importanza di evitare la dispersione delle fonti documentarie, poiché la conoscenza non può che nascere dal confronto e dall'integrazione delle informazioni che ognuna di esse può dare. Le istituzioni e la formazione dei tecnici Le due planimetrie di Aosta in esame mostrano innanzi tutto una notevole differenza dimensionale. 7 Un'ulteriore indicazione può essere colta nelle diciture. Il primo documento ha sulla destra, in alto, la scritta «Duché d'Aoste l plan topographique de la Ville d'Aoste l avec les Modifications proposées» ed è firmato: «L1ngénieur de la Province l Grosso, l Aoste, le 30 Avril1821>>. Il secondo è intitolato (anch'esso in alto a destra): «Extrait du Flan Topographique l de la Ville d'Aoste l Presenté à son Conseil en May 1827 l avec les Modifications à y foire proposées par M. l1ngénieur de la Province l auxquelles modifications le Conseil l de la Ville vote des recti– fications l essentielles indiqués par des lignes l tracées en bleu». Al disot– to, dopo la legenda, vi è una nota: «Les espaces fermés d'une l pone- 6 Da oraAHR. 7 Il disegno appartenente alla collezione privata è tracciato su 28 tavolette quadra– te che insieme misurano 905xl635 mm, mentre le dimensioni della pianta ora conser– vata presso gli AHR sono 570x860 mm.; in realtà, però, si può notare che essi sono sovrapponibili, cioè nella stessa scala di l: l 000.
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