- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
216 Silvia Brusa Trompetto lo di una specifica classe sociale, la borghesia - dell'architettura civi– le e di particolari specializzazioni dell'ingegneria, come l'idraulica. 20 Il passaggio alla scala territoriale nell'affrontare le problematiche economiche e gestionali dello Stato è favorito anche dallo sviluppo della Topografia (si ricordi che il piano di Grosso è detto «Pian Topographique» e viene specificato che egli «rilevò la planimetria della città»). In Francia la nascita del concetto moderno di territorio e l'i– nizio di una politica di sviluppo della viabilità viene fatta risalire alla fine del regno di Luigi XIV, quando Colbert, nel quadro di una poli– tica di sviluppo commerciale e manifatturiero, sentì il bisogno di progettare in modo globale la rete di comunicazioni del paese, avviando le prime campagne di rilevamento cartografico del territo– rio. Questo portò a creare nel 1716 un corpo specifico, il Corps des Ponts et Chaussées, al quale venne affiancato, per formare Ingegneri incaricati della progettazione ed esecuzione dei lavori pubblici, il Bureau des dessinateurs, dal 1747 Eco/e des Ponts et Chaussées. 21 Paral– lelamente nel regno di Sardegna venne istituito nel 1738, da Carlo Emanuele III, il «Corpo degli Ingegneri Topografi», incaricato del rilievo del territorio e della delimitazione dei Confini di Stato. Essendo ormai evidente che lo sviluppo del paese era legato alla crea– zione di una rete stradale efficiente, si provvide, nel1761, a creare un Bureau des Ponts et Chaussées, a capo del quale vi era l'efficientissimo Nicolis di Robilant. 22 Durante il governo francese il Ducato di Aosta diventa parte del Département de la Doire; circolano nuove idee: il dominante obietti– vo dell' utilitépublique induce a «concentrer l'ejfort bien plus sur l'amé– nagement de l'espace que sur !es réseaux interurbains, a?uvres de l'Ancien Régime». 23 Rivestendo l'arte di «un ruolo morale da svolgere nella 20 GIOVANNI MARIA LUPO (a cura di), «Ingegneri Architetti Geometri in Torino. Progetti edilizi nell'Archivio Storico della Città (1780- 1859)» in Storia dell'urbanisti– ca/Piemonte III, Roma, Kappa, 1990, p. 9. 21 ANTOINE PICON, Architectes et Ingénieurs au siècle des lumières, Marseille, Parenthèses, 1988, p. 95-100. 22 MICAELA VIGLINO DAVICO, «Architectes, ingénieurs, etc.», cit., p. 173. 23 Per la formazione dei tecnici in epoca napoleonica vedi ANDRÉ GUILLERME, «La formation des nouveaux édiles: ingénieurs des ponrs et chaussées et architectes (1804-
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