- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

Aosta tra XVIII e XIX secolo 217 società» si legittima «l'attenzione verso le esigenze pratiche di percor– ribilità delle arterie cittadine ... per accelerare i traffici e diminuire i tempi di attraversamento delle città [che] caratterizza... tutti i piani napoleonici». 24 Anche l'impegnativa opera di catastazione, prima per masse di coltura (1803-1807), poi particellare (1807-1814), tende a una razionalizzazione del sistema e all'applicazione di criteri di equità e giustizia, approfondendo la conoscenza del territorio che già aveva fornito in alcune parti del Regno, nella seconda metà del Settecento, l'opera di rilevamento per l'attuazione del Catasto Sardo. Con la riforma dell'Eco/e des ponts et chaussées promossa da Napoleone viene esteso l'insegnamento alle costruzioni civili, idrau– liche, e alle arti ad esse connesse. 25 · La Restaurazione cambia gli obiettivi, l'Autorità si pone in un rapporto più diretto e accentratore; permangono però molti degli aspetti culturali e delle concezioni teoriche che avevano costituito la struttura portante della scuola nel periodo francese. Infatti la «Scuola di applicazione per il Corpo Reale del Genio Civile» si pone, analo– gamente all'Eco/e des Ponts et chaussées, il fine di insegnare «1' applica– zione delle scienze Matematiche ai lavori pratici dell'Ingegnere Civile». Gli Ingegneri formati in queste scuole hanno principi comuni; innanzi tutto sono persuasi - ed è un'idea di matrice illuministica– della razionalità insita nella natura e nelle sue manifestazioni, che spiega l'evoluzione della scienza e della società nella direzione di uno sviluppo progressivo: ad esso l'Ingegnere contribuisce approfonden– do le sue conoscenze. Un'altra convinzione basilare per questi tecni– ci è il riconoscimento dell'utilità delle comunicazioni, atte a facilita- 1815)> in Villes et territoire pendant la période napoléonienne (France et !talie), Roma, Ecole Française de Rome, 1987. 24 VERA COMOLI MANDRACCI, «Pianificazione urbanistica e costruzione della città a Torino» in Vi!les et territoire,etc, cit., p. 296. 25 La Scuola viene riformata una prima volta con decreto imperiale del 27 messi– doro anno XII, la successiva nel 1804; l'insegnamento si articola nei corsi di meccani– ca applicata; di stereoromia applicata alle arti del disegno, del taglio del legno e delle pietre, ed infine alle costruzioni civili e idrauliche (ANDRÉ GUILLERME, «La formation des nouveaux édiles, etc», cit., p. 38.)

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