- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
218 Silvia Brusa Trompetto re non solo gli scambi commerciali, ma anche il dialogo tra gli uomi– ni, obiettivo che giustifica il lavoro dell'Ingegnere. Infine, se egli vuole agire per il bene della società, il suo primo dovere è l' obbe– dienza alle direttive del Corpo, così che i singoli progetti siano inte– grati nella dimensione globale del territorio. 26 Con questi principi, gli Ingegneri Civili costituiscono un gruppo reso compatto dal senso di lealtà allo Stato e dalla adesione, cui sono stati educati, ad ogni politica volta all'accentramento e all'omologa– zione, per cui si troveranno spesso in contrasto con le tendenze auto– nomiste valdostane. D'altra parte la rigida disciplina cui sono sottoposti, unita alla pratica dei frequenti trasferimenti da una Provincia all'altra, mira a impedire eventuali alleanze con la popolazione, garantendo la loro fedeltà nel perseguire gli interessi del Regno. Quando l'impostazione teorica data dalle Scuole di formazione viene applicata alla città, si passa facilmente dal miglioramento della rete viaria al tentativo di organizzare razionalmente lo spazio urbano. Anche la trattatistica, a partire dalla metà del XVIII secolo, sosti– tuisce gradualmente la riproduzione di monumenti, con particolari architettonici e costruttivi, con una concezione globale della città, che comporta una riflessione sui suoi problemi: la circolazione, l'a– ria, la luce, la pulizia delle strade. 27 La pianificazione dal concetto di allineamento e rettificazione delle strade all'«embellissement de la ville» CAosta che J.-B. de Tillier descrive agli inizi del Settecento come «ville infortunée>> non ha che «un peu d'ordre aux maisons des environs de l'eglise cathedrale, mais pour !es autres quartiers elles y sont eparpil- 26 ANTOINE PICON, Architectes et lngénieurs, etc., cit., p. 104. 27 Fondamentali in tal senso il Cours d'Architecture di ]ACQUES-FRANç OIS BLONDEL, docente presso l'Ecole cles Anse l'Ecole cles Ponts et Chaussées, edito a Parigi tra il 1771 e il 1777, l' Essai sur L'architecture, di M. A. LAUGIER (La Haye-Paris, 1753) e Monuments érigés en France à La gioire de Louis XV di PIERRE PATIE (autore anche delle incisioni dell'Encyclopédie).
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