- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

Aosta tra XVIII e XIX secolo 237 preoccupare che immondezzai, latrine, scarichi di acque bianche e nere non costituiscano" un pericolo per la salute dei cittadini. Il giudizio di «malsano» dato dagli studiosi dell'Illuminismo agli ambienti senza circolazione d'aria permette di comprendere la diffi– denza con cui in quell'epoca si guardava ai quartieri della città di im– pianto medioevale accusati di trattenere un'aria infetta e di non per– mettere il passaggio alla luce solare. Al contrario era approvata incon– dizionatamente l'apertura di piazze pubbliche «ne fot-ce que pour !es aréer, pour leur donner du jour, pour dissiper plus aisément l'humidité des rues et leurs mauvaises odeurs», scriveva l'abate Laugier nell765. 72 Aspirazione sentita anche ad Aosta, dove si comincia a progetta– re la creazione o la sistemazione di alcune piazze. La più facilmente realizzabile appariva a Vignet cles Etoles quella di Croix-de-Ville, di cui aveva già parlato Colonna di Baldissero nella sua relazione del 28 agosto 1774. Il Comune, acquistando la «vieille maison qui menace ruine» avrebbe potuto creare uno slargo in cui fare «une petite piace avec des hal!eS>>. La proposta ebbe successo, come testimoniano alcune lettere di Vignet al riguardo. Una di esse, in data l· agosto 1778, 73 con la preghiera al Re di rimandargli la pianta in cui sono indicate le arcades da demolire e le pavimentazioni da fare, comunicandogli le decisioni prese relativamente alla casa della vedo– va Ubertin (cioè demolire o riparare), è indicativa della profonda convinzione del Vignet di essere un portatore di civiltà e benessere in Valle: «]'observe avec complaisance qu'après avoir été obligé de foire malgré le public des reparations !es plus indispensables il y prend gout aujour– d'hui, et va de lui meme à la comodité et l'embellissement de cette Ville... ». dall'Ordine Mauriziano, nel 1781 , un grande prato su cui sorgeva l'Ospedale di Rumeyran per trasporrarvi il nuovo cimitero della città, poiché quello vecchio si trova– va presso la Cattedrale ed era ormai in condizioni pessime. Lin Colliard racconta (LIN COLLIARD, Vecchia Aosta, cit., p. 150) che, seguendo quell'esempio, l'anno seguente i canonici del Capitolo della Collegiata di S.Orso cedettero un pezzo di terreno al Borgo perché vi fosse costruito un nuovo cimitero. 72 M. A. LAUGIER, Observatiom sur l'architecture, La Haye & Paris, 1765, p. 168. 73 AST, Corre, Lettere di Particolari, lettera <N», mazzo 27.

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