- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
244 Silvia Brusa Trompetto dita nelle province vicine, anche se la parcellizzazione delle proprietà fa sì che «les particuliers aisés dans les campagnes sont ceux qui ont de quoi y nourrir cinq ou six vaches, la plupart n'en peuvent nourrir qu'u– ne ou deux». Lattività commerciale è purtroppo scarsa, tanto che in molti Comuni si dichiara che non vi sono né commercianti né nego– zianti (il che spiega l'impegno profuso da Vignet cles Etoles, durante la sua Intendenza, per rendere con ogni mezzo più agevoli i com– merci). La valle è ricca di miniere e di foreste, ma questo patrimonio è minacciato dal taglio indiscriminato che ne è stato fatto per ali– mentare i forni di fusione del rame e del ferro, unica industria, del resto in decadenza. Il quadro è completato dalla forte emigrazione stagionale (da ottobre a maggio) verso la Francia o la Germania; una situazione economica quindi basata su un equilibrio delicato, che il periodo della Rivoluzione e dell'Impero porterà alla crisi, imponen– do l'ulteriore aggravio del mantenimento delle truppe, la richiesta continua di imposte straordinarie e arrecando danni ai raccolti attra– verso il passaggio o lo stazionamento di militari. La precaria situazione economica e l'anticlericalismo rivoluziona– rio dimostrato dai membri del Governo provvisorio rendono impo– polare il nuovo assetto politico presso molti valdostani. 91 In effetti, come spiega il Tivaroni, 92 la nobiltà, il clero e i contadini erano ancora legati al re; per lo più i giacobini in Valle d'Aosta appartene– vano alla borghesia che era «tutta per la rivoluzione». Questo, insie– me all'aggravarsi delle condizioni economiche, spiega le insurrezioni contadine («des soqueJ)>) del 1799 e del 1801. 91 Un documento interessante, perché testimonianza diretta dei fatti accaduti è la Relation et mémoire de tous !es événements arrivés soit dam !es Etats du Piemont, soit dans le duché d'Aoste depuis l'ouverture de la guerre à jamais mémorable et trop fimeste et désa– streuse pour en perdre le souvenir, à la fin du l Be siècle scritta da François-Joseph Frutaz, curato-arciprete di Gignod dal 1794 al 1820 (ANDRÉ ZANOTTO, Témoignages et docu– ments pour l'histoire de la Val!ée d'Aoste pendant la Révo!ution et l'Empire, Aoste, ITLA, 1965, pp. 191-231).In esso sono rievocati gli avvenimenti storici della Rivoluzione e si può comprendere come sia stato vario il comportamento dei valdostani in quel fran– gente: nello stesso clero si andava da un atteggiamento moderato come quello di Frutaz all'estremismo rivoluzionario del padre Favre e a quello reazionario dell'abate Brunod. 92 C.TIVARONI, L'italia durante il dominio Francese, Tomo I, Torino, 1889, p. 31, citato da LINA CORNAGGIA BRESSAN, La valle d'Aosta, cit., p. 25.
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