- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

Aosta tra XVIII e XIX secolo 245 La situazione si stabilizzerà quando, passato il periodo rivoluzio– nario, il governo napoleonico inizierà ad attuare una riorganizzazio– ne amministrativa, con l'obiettivo di creare un efficiente apparato burocratico. Una politica di riforme che non presuppone alcuna rot– tura con il passato, ma soltanto un'accelerazione di processi già in corso alla fine dell'Ancien Régime, come la tendenza accentratrice e la trasformazione della classe dirigente, che ai nobili, penalizzati dall'a– bolizione della feudalità, sostituisce persone eminenti per cultura e patrimonio (notai, avvocati, medici, possidenti, e così via), permet– tendo così il rafforzarsi della borghesia. Intanto vi è un continuo passaggio di truppe attraverso la valle. 93 L8 dicembre 1798 il re Carlo Emanuele IV è costretto ad abdicare. I francesi creano immediatamente un Governo Provvisorio: anche ad Aosta si procede a nominare un nuovo Consiglio Comunale e si pianta l'albero della libertà nella piace Saint François. All'inizio .del maggio 1799 giungono nel Ducato le truppe austro-russe al comando del generale Alessandro Suwarow, ma in realtà la situazione per gli abitanti della valle non migliora, perché continuano le richieste di viveri e di tassazioni straordinarie. Alla fine «... le 16 du mois de mai de l'an 1800 l'arméefrançaise, après avoir traversé la Suisse et le Vallais fit une irruption inopinée dans la province, partie par le Petit St-Bernard, partie par le Grand... » 94 Mentre Napoleone combatteva vittoriosamente, ad Aosta i senti– menti autonomistici non erano spenti, tanto che il Corpo Munici- 93 All'inizio della guerra contro i Francesi, dopo l'occupazione della Savoia nel 1792, non vi furono operazioni belliche nella Valle, ma solo un grande timore dell'in– vasione, con difficoltà dovute alle spese per il mantenimento dell'esercito e l'impossibi– lità di andare a lavorare stagionalmente, come d'uso, in Francia, Savoia o Svizzera. Larmistizio di Cherasco del 1796 porrò la fine delle ostilità, ma non cessarono movi– menti di truppe lungo la Valle d'Aosta: sappiamo in proposito (AST, Materie politiche interne in generale, carte del 1798, mazzo 8, Aoste 5 juin 1798, citato in LINA CORNAGGIA BRESSAN, La Valle d'Aosta, cir., p. 19.) che alcuni soldati appiccarono il fuoco al Convento dei Cappuccini di Aosta dove gli ufficiali li avevano acquartierati; anche la Cattedrale fu occupata dalle truppe francesi, così che la cappella del monaste– ro delle Visitandine divenne, negli anni 1798 e 1799, la Chiesa Parrocchiale della città. 94 FRANçOIS-]OSEPH FRUTAZ, Relation et mémoire de tous les événements, cir.

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