- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
Aosta tra XVIII e XIX secolo 247 riore passo nelle trasformazioni della proprietà fondiaria già in stato di avanzata realizzazione da parte dell'Ancien Régime, anche se in quella che era una piccolissima città 96 la maggior parte degli edifici e dei terreni all'interno delle mura erano di proprietà religiosa ... Napoleone, diventato imperatore, si adoperò a creare una effi– ciente amministrazione; tra i primi interventi vi fu la razionalizza– zione del sistema fiscale per «consentire almeno . .. alle comunità che si ritengano gravemente danneggiate dal tradizionale ripartimento di richiedere la misurazione delle terre e la stima reale della potenzialità di reddito». 97 Lamministrazione si propose quindi di far censire in tutti i comuni le singole proprietà fondiarie, realizzando un catasto parti– celiare capace di descrivere ogni porzione di terreno appartenente ad un solo proprietario, e con una sola destinazione colturale. Ridimen– sionando le proposte della Commissione in modo da adeguarle alla scarsità di mezzi e di personale disponibile il decreto dei Consoli del 3 novembre 1802 dispose la misurazione geometrica «per masse di coltura», che si limitava a fissare i confini di ogni parte di territorio omogeneamente coltivata, senza tener conto della suddivisione al suo interno tra proprietari diversi. Anche se la soluzione ottimale appariva quella del catasto parti– celiare, già sperimentata nei catasti teresiano e sabaudo del XVIII secolo, i problemi di tipo economico ed organizzativo, di reperimen– to, formazione ed equipaggiamento di topografi e catastatori crearo– no molti dubbi al governo francese; a Torino si organizzarono corsi di geometria pratica «presso l'Accademia delle Scienze, che scelse come docenti Ingegneri ed ex-impiegati del disciolto Ufficio Topo– grafico». 98 96 Nell'anno V11 della Repubblica (1798-1799) la popolazione di Aosta compren– deva 4625 persone (vedi LIN COLLIARD, La vieille Aoste, 2 voli., Aoste, 1979, II, pp. 180-188). 97 ISABELLA MASSABÒ RICCI E MARCO CARASSI, «i Catasti napoleonici in Pie– monte>>, in Villes et territoire pendant la période napoléonienne (France et !talie), Roma, Ecole française de Rome, 1987. 98 lvi, p. l 02.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=