- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
252 Silvia Brusa Trompetto Règlement particulier del 1773; la regione ebbe nuovamente un Intendente. Le condizioni della popolazione non erano delle più felici, come testimonia un documento sullo stato delle parrocchie steso nel 1820 da tutti i parroci per ordine del Vescovo della restaurata Diocesi di Aosta, Aubriot de La Palme. Infatti, oltre al transito continuo di truppe, la Valle aveva dovuto subire, tra il 1816 e il 1817, una terri– bile penuria di viveri dovuta alla carestia. La situazione fu anche aggravata dagli ostacoli posti alla libertà di commercio dalle autorità che ripristinarono i diritti e controlli sulle importazioni ed esporta– zioni con un rigido sistema di dazi e dogane. Questa situazione ali– mentava l'opposizione. Così quando scoppiò la scintilla della rivolu– zione piemontese del 1821 i giovani studenti del collegio Saint Bénin, come ricorda André Zanotto 107 organizzarono un corteo che, con la bandiera in testa, marciò contro Palazzo Roncas dove aveva sede l'Intendenza. A guidarli vi era il giovane Félix Orsières, il futu– ro autore dell' Historique du Pays d'Aoste, 108 narrazione di gusto romantico delle vicende storiche della Valle. Se in campo letterario questo è ormai lo stile prevalente, permane ancora nella prassi archi– tettonica di questi primi anni della Restaurazione il linguaggio neo– classico; come si può osservare ad Aosta negli importanti interventi dell'Hotel de Ville e di Palazzo Perrod, 109 espressione di una cultura ormai staccata dal contesto rivoluzionario che l'ha prodotta e in grado di porsi come «sovrastruttura... di assetti politici anche sostan– zialmente diversi» . 110 :Leredità culturale del periodo napoleonico è evidente anche in 107 ANDREA ZANOTTO, Storia della Valle d'Aosta, Aosta, Musumeci, 1979, p. 177. 108 J.M.F. 0RSIÈRES, Historique du pays d'Aoste, Aoste, chez Damien Lyboz, 1839, pp. 122-124. Vi è narrata la storia della Valle d'Aosta a partire dalle sue origini mitiche; il racconto, arricchito da leggende popolari, esprime un profondo senso della natura e un accentuato gusto per il pittoresco, talvolta per l'orrido, insieme a un sincero amore per la terra natale dell'autore. 109 Il palazzo del commerciante Pau! Perrod viene costruito ( si tratta, in realtà, di una ricostruzione) contemporaneamente all'Hotel-de- Ville: nel 1839 il geometra Prince ne visita i lavori (AHR, Fonds Ville, Varia, Vol. 52, f. 124-125). 110 PAOLO SICA, Storia dell'urbanistica, Bari, Laterza, 1992, vol. I, p. 379.
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