- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
Aosta tra XVIII e XIX secolo 281 lants faits d'armes de l'Empire romain qui les jìt élever, qui doivent etre par là soigneusement conservés». Viene perciò deciso di rettificare le vie corrispondenti al decu– mano romano, e di dare alla strada che va dall'antico Convento dei Capppuccini sino al Pailleron la larghezza di otto metri. 182 Come detto nel verbale della seduta del Conseil double, nel piano si è cerca– to di conciliare «le but d'embellissement avec l'interét public, du com– merce principalement, des propriétaires des édiflces». Quindi le recti– linéations dovranno aver luogo solo nelle strade principali «pour don– ner una circulation plus aisée, plus grande pour le commerce» che offra anche «un coup d'rei!plus agréable» e garantisca migliori condizioni di «salubrité» per i cittadini. Quindi allineamento per valorizzare i beni archeologici della città, per rivalutarne l'immagine, ma anche allineamento come stru– mento per favorire le attività degli abitanti. Dove non è indispensa– bile, nelle vie secondarie, si riterrà non necessario intervenire, perché «l'exécution de ce projet ferait diviser les cours, places et jardins, couper les communications d'une propriété à l'autre». I principi ispiratori del piano espressi nella relazione sono perciò regolarizzazione, conservazione dei monumenti, maggior «commo– dité» per i traffici commerciali, economia e facilità di esecuzione; essi possono essere considerati tipici dell'urbanistica Ottocentesca, volta alla «realizzazione di una società borghese e feriale, comoda... [in cui i servizi] si può dire che divengano l'estensione sullo spazio urbano e sul territorio dei tentacoli della comodità, agio e sicurezza di vita del privato, [in cui il concetto di «Ornato» finisce per acquisire il signi– ficato di] regolamento di polizia urbana». 183 Una nuova idea di funzionalità, in cui la volontà di organizzazio– ne del territorio, ancora in qualche misura rapportabile alla conce– zione dello spazio introdotta dalle politiche urbanistiche del governo 182 AHR, Fonds Ville, Varia, vol. 52, f[ 75-77. 183 GIANDOMENICO ROMANELLI, «La Commissione d'Ornato: da Napoleone al Lombardo-Veneto>>, cit., p. 143.
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