- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
34 Giovanni Gorini immagini e quindi poter segnalare i punti di contatto tra un esem– plare ed un altro, guadagnando molto rispetto alla precedente metodica che prevedeva solo la visione attenta da parte dello stu– dioso, tutt'al più con l'aiuto di un binoculare e sovrapposizione di tmmagmt. Venendo più particolarmente alle monete, permane sempre basilare il vecchio metodo classificatorio e cronologico. Questo tut– tavia, si avvale di nuovi strumenti di ricerca provenienti dalle scien– ze fisiche. Mi riferisco in particolare alle analisi non distruttive del contenuto di metallo presente nelle monete. Tali analisi sono otte– nute mediante diversi tipi di metodiche come l'attivazione neutro– nica, la fluorescenza, la scintillografia, la spettografia di massa etc. Sono tutti metodi scientifici di analisi che permettono di determi– nare con esattezza la composizione della percentuale dei singoli metalli presenti nella composizione della moneta. Si è così stabilito ad esempio la successione cronologica di serie monetali enee dell'Impero Romano del V secolo d.C. sulla base della variazione della percentuale di piombo. Si è dimostrato che tale percentuale aumenta con il passare degli anni, per cui le monete con maggiore tenore di piombo, sono anche quelle che vanno datate più tardi e cioè verso la fine del V secolo, in piena crisi della compagine imperiale. 3 Lo stesso metodo è stato utilizzato per stabilire la cro– nologia delle monete argentee medievali italiane degli "Enrici". 4 Si tratta di una serie monetale del XIII secolo, che veniva generica– mente attribuita ad Enrico II, III, IV, ma senza una sostanziale differenziazione dei tipi che sono identici. Siamo di fronte ad un fenomeno che in numismatica viene definito della fissità del tipo. Ora in questo caso, la variazione della lega d'argento in senso peg– giorativo, per l'inclusione di percentuali sempre maggiori di mistu- 3 C.E. KlNG, D .M . M ETCALF, J.P. NORTHOVER, Copper-based alloys ofthefifth cen– tury, «Revue Numismatique», 1992, pp. 54-76. 4 F. jiMENEZ, G. M OSCH!Nl, M . PECORARO, R. LENG, A. SACCOCC!, Un ripostiglio del XII secolo da Ponte di Brenta (Padova); analisi non distruttiva dei denari veneziani e veronesi a nome di Enrico Imperatore, ·«Rivista Iraliana di Numismatica>>, 86, 1984, pp. 91-179.
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