- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

PIERPAOLO CAREGGIO I SANTUARI A REPITDELLA VALLE D 'AOSTA Un bapteme mystérieux Fra i santuari situati in Valle d'Aosta alcuni erano noti come san– tuari à répit, denominazione data loro per la presenza di una pratica singolare e oggi poco conosciuta chiamata répit, che in passato dove– va essere molto diffusa e radicata, perché durò almeno quattro seco– li, si propagò in tutta la regione e le autorità ecclesiastiche e civili fati– carono a estirparla. Questo vocabolo significa respiro, tregua, interruzione di una situazione dolorosa, «arret d'une chose pénible» (P. Robert, 1977) ed era usato per indicare, oltre al tentativo di rianimazione, anche i luo– ghi di culto in cui si portavano i bimbi nati morti con la speranza che, posti vicino a un'immagine miracolosa, rivivessero il tempo necessario per ricevere il battesimo, il tempo di un respiro. In ambienti di profonda religiosità era motivo di angoscia per i genitori pensare che una vita da loro generata, oltre a non schiuder– si alla realtà terrena, fosse anche esclusa da quella ultraterrena e con– finata per sempre nel limbo o addirittura nell'inferno, secondo la teologia agostiniana canonizzata dalla Chiesa, per cui solo il battesi– mo cancella il peccato originale e apre le porte del Paradiso. 1 1 Il problema del destino dei bimbi nati morti fu a lungo dibattuto nella Chiesa e interessò direttamente anche la Valle d'Aosta. Lo confermano due documenti parti-

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