- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

I santuari à répit della Valle d'Aosta 341 Per lo più vanno a piedi, un po' perché non possono fare diver– samente in paesi di montagna, un po' perché la penitenza è giudi– cata essenziale per ottenere la grazia. Il bambino, avvolto in un panno, è riposto in un cesto, nel grembiule o nella camicetta. Quando il luogo è lontano, pernottano lungo il percorso e pare che trovino con una discreta facilità chi offre ospitalità per una notte. Il terzo momento si svolge presso il santuario dove il bimbo viene esposto, talvolta anche per giorni; al gruppo non resta che attendere, pregare e parlare con gli altri visitatori in un indimenticabile clima di solidarietà e di fervore religioso. Tutti sono consapevoli di vivere un momento straordinario, ai confini col soprannaturale, non perdono d'occhio il bambino, soprattutto la bocca e gli occhi per ravvisare ogni piccolo mutamen– to. Considerano segni validi: lo schiarirsi del colore del corpo; la pre– senza di sudore, di saliva, di lacrime, di urina, di escrementi; la per– dita di sangue, non da precedenti ferite; l'apertura e la chiusura della bocca e degli occhi; qualche movimento della lingua; il gonfiore di una parte del corpo; alcune pulsazioni in testa. Leventuale ritorno dalla morte alla vita provoca una partecipa– zione corale, e ha un carattere spettacolare, ma una durata brevissi– ma e questo fa del répit un miracolo ambiguo che richiede dei testi– moni per essere giudicato autentico; il testimone più apprezzato per– ché più attendibile è l'ecclesiastico responsabile del luogo. Quest'esperienza eccezionale sarà poi oggetto di racconti nel vil– laggio, il che contribuirà ad accrescere la notorietà del santuario e della pratica. Non c'è una Madonna "specializzatà' in questo tipo di interven– ti, di solito si tratta di una Vergine col bambino o dell'Addolorata, cioè di una Madre; talvolta il prodigio è operato da un santo, San Pantaleone, Sant'Orso, San Francesco Saverio, segnalato solo in Valle d'Aosta e in un'unica località. Secondo alcuni racconti, sovente il corpo incomincia a cambiare alla porta del santuario, come se l'intera struttura fosse partecipe del potere della sacra effigie: sembra infatti che l'efficacia sia concentra-

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