- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

344 Pierpaolo Careggio legati all'infanzia. Le sue ricerche hanno infatti evidenziato che non sempre e non dappertutto si è attribuito alla cicogna o al cavolo il compito di portare i bimbi. C'erano zone in cui i genitori raccontavano ai figli che il nuovo fratellino era stato preso in una certa cappella, più o meno lontana da casa. Spesso detta cappella era la stessa in cui le donne andavano a pregare perché fosse loro concessa una maternità o la guarigione di figli malati. Nella nostra regione ne sono state rinvenute cinque in bassa Valle, fra cui Machaby nel comune di Arnad e Saint-Pantaléon in quello di Torgnon. «Dans la commune d'Arnad (...) on trouvait les bébés dans un coffre du chceur du célèbre sanctuaire de Machaby, lieu de pèlerina– ge réputé, dédié à. la sainte Vierge» (R.-C. Schtile, 1977, pp. 366- 368). Dalla stessa ricercatrice e da altre fonti sappiamo che Machaby era anche un santuario à répit, e che esercitava pure una particolare protezione in favore dei bambini. Infatti Rose-Claire Schtile spiega: «On y apportait les petits enfants morts sans bapteme, dans l' espoir de les voir, pendant les offices ou prières, se réanimer juste le temps qu'il faut pour les baptiser: ensuite les enfants furent enterrés à proximité de la chapelle miraculeuse. I.:idée de lier le séjour cles enfants morts et de ceux non encore nés serait très plausible, mais dans trois cas au moins, nous savons qu'une célèbre chapelle à répit (Zur Hohen Fluh en amont de Brigue, Savièse près de Sion et Torgnon en Val d'Aoste) n'est pas mise à contribution» (R.-C. Schtile, 1977, p. 368). · Anche in una breve storia del santuario di Machaby si parla di una benedizione impartita, secondo un'antichissima usanza, a «bam– bini sani e ammalati, provenienti da paesi anche molto distanti» (G. Bréan, F. Vallainc, 1940, p. 13) e numerosissimi soprattutto il gior– no della festa patronale. In nota si legge: «Si usava anche portare al Santuario bimbi nati morti onde attenerne miracolosamente, per intercessione della Madonna, segni di vita, i quali permettessero di conferire a detti bimbi il Battesimo» (G. Bréan, F. Vallainc, 1940, p. 14).

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