- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

Bibliographie 431 scrive l'autore - inizia non si sa quando con una croce di legno piantata nella pietraia, nel berrier appunto ... Essa è citata per la pri– ma volta 1'8 maggio 1537 ... Non sappiamo se altri culti avevano sacralizzato il luogo in precedenza». Dopo molteplici vicissitudini, nel 1868 il vescovo di Aosta Mons. Jans benediceva il nuovo santuario, che da allora conobbe una vasta popola– rità, diventando ben presto meta di sempre più frequenti pellegrinaggi. Altri capitoli relativi all'architet– tura del santuario, alla venerata sta– tua della Vergine (sec. XVII-XVIII), al culto di cui essa è oggetto, alle testimonianze di eventi straordina– ri, espresse negli ex voto, costitui– scono un corollario all'opera, indi– spensabile e commovente. Quanto T. CHARLES - R. MARTINET, Hone e il suo passato, Aosta, Tipografia Valdostana, 1995. È apparso in questi giorni, accu– ratamente edito dalla Tipografia Valdostana, il superbo volume Hone e il suo passato, dovuto alla erudizione, alla pazienza e all'abne– gazione di due valenti ed affermati studiosi: Teresa Charles e Rai– mondo Martinet, il quale ha curato particolarmente la parte storica. Che cosa mai si potrebbe aggiun– gere all'esemplare presentazione metodologica dei due autori? Infatti mai appropriati si rivelano infine i brevi motti, tratti dai salmi e dal Vangelo, che compaiono a fianco delle illustrazioni e ne evidenziano in maniera pertinente il significato. Non possiamo non essere sincera– mente grati a Pierpaolo Careggio per questa sua illuminata ed illumi– nante monografia, che concorrerà indubbiamente alla rinascita di quella sobria e tutta montanara devozione popolare che da sempre ha caratterizzato la storia spirituale della nostra diocesi, in piena conso– nanza con quanto ha espresso con acutezza in una recente intervista ("Corriere della Valle", 7 settembre 1995) il nostro Vescovo: <<risvegliare la fede facendo giocare innovazione e tradizione». Lino Colliard .tutto ciò che era essenziale e neces– sario affermare è stato qui puntual– mente ribadito con spirito di verità, con garbo ed anche con un pizzico di umiltà che onora gli scriventi e che, diciamolo francamente, è piut– tosto raro ritrovare in opere di que– sto genere! La prospettiva con cui la ricerca è stata condotta, pur rientrando nel– l'ottica tradizionale d'una mono– grafia locale (mi riferisco principal– mente all'impianto cronologico) non si esaurisce in una rassegna évé– nementielle, ma si snellisce in una

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=