- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

432 Bibliographie serie di vicende, di episodi, di ritrat– ti che, alleggerendo i dati storico– cronologici, l'arricchiscono al tem– po stesso offrendoci quel testo di divulgazione, così suggestivo, che era negli intenti della Charles e del Martinet «e che, tuttavia, si basa su una documentazione rigorosa e su dati storici inconfutabili». La mo– nografia su Hone costituisce per– tanto une parfaite réussite, mi con– sentano di attestarlo, pur nella loro eccessiva modestia, i due esimi au– tori. Se i paragrafi (cito a caso) dedicati al Cristianesimo e Alto Medioevo, ai Primi documenti scritti, al Dominio jèudale, alle Visite pasto– rali, al Periodo napoleonico, alla Restaurazione, costituiscono il pur necessario supporto alla trama sto– rica, è la storia "minore", ma non per questo meno pregevole del vec– chio Hone, quella che avvince mag– giormente il lettore, quella storia che gli autori stessi hanno imparato a scoprire e ad apprezzare nella loro lunga ed attenta fatica. Le vecchie dimore, le porte, le crociere, la chie– sa, le cappelle, «le strade, stradine, stradette», tutte sinuose eppur sem– pre armoniose ed oggi un po' ab– bandonate, appaiono come le vere protagoniste della narrazione. Gusto dell'antico, certamente, ma anche del quotidiano, di una ré– surgence di vita d'un passato neppu– re poi tanto remoto, cui si aggiunge l'attenzione prestata agli avveni– menti più recenti che hanno carat- terizzato la vita della comunità (le trasformazioni di fine secolo, l'emi– grazione, il processo di industrializ– zazione, le guerre...) che contribui– scono alla dinamica dell'opera, non relegando quest'ultima ad una visione esclusivamente passatista com'era consuetudine delle mano– grafie d'un tempo. Ma ciò che contribuisce a rende– re il testo ancora più affascinante ed attraente è l'apporto autorevole che la nota scrittrice Teresa Charles ha voluto offrirei attraverso Les légen– des d'Hone e !es Portraits, redatti con l'abituale maestria in lingua france– se, doveroso omaggio al bilingui– smo. I.:autrice ci presenta un nutri– to gruppo di leggende popolari che non si discostano troppo dallo sche– ma consueto a quel genere lettera– rio, eccezion fatta del racconto L'étable du Palais, uno spaccato di vita quotidiana, rivissuto in chiave deliziosamente fantasiosa. I Portraits (quelli di Anne-Marie Dugros, contessa di Bard + 1782, di Jean-Joseph Colliard, di Joseph Priod, di Frère Alfano e del parro– co-martire Louis Bordet + 1946) notevoli per veridicità e introspe– zione psicologica, rappresentano un adeguato complemento alla parte storica. Integrano il volume alcune preziose appendici di documenti (secoli XIII-XX), nonché le crono– logie dei sindaci e dei parroci di Hone. Lapparato iconografico merite-

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