- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

494 Nécrologies In quell'occasione l'Archivio Storico Regionale, uscito definitiva– mente dal suo anonimato, era già in grado di costituire il supporto di quel colloquio di livello internazionale, alla cui riuscita la nostra studiosa contribuì in modo efficacissimo con due prestigiose pubbli– cazioni: l'edizione del Livre Rouge de la Cité d'Aoste e la ristampa del Coutumier du Duché d'Aoste. La pubblicazione del Livre Rouge (1956) segnò una tappa fonda– mentale negli annali della nostra storiografia. Quel testo che il De Tillier «consultait avec un soin religieux, comme s'il s'agissait de la Bible meme», rappresenta infatti, il nucleo principale, il fulcro delle franchigie e delle libertà valdostane. I:edizione si segnala per il suo rigore scientifico, per la metodo– logia sicura non disgiunta, per dirla con il Cognasso, «da una giusta, doverosa simpatia», per uomini e cose. Essa aprì la via ad una serie di pubblicazioni scientifiche apparse sia nel contesto sia in margine al Congresso di Aosta; ci riferiamo, in particolare, al Liber Reddituum Capituli Auguste (1957) a cura di Anna Maria Patrone, a Le Udienze dei conti e duchi di Savoia in Valle d'Aosta (1956) di Augusta Lange, a I pedaggi nelle Alpi Occidentali nel Medio Evo (1961) di Maria Clotilde Daviso di Charvensod ... il lavoro cioè del gruppo di studiose (tra cui vanno pure annoverate Silvana Finocchi e la com– pianta Maria Ada Benedetto) che formarono quella fine équipe a cui la storiografia valdostana è stata grandemente debitrice in quegli anm. Quanto al Coutumier, il nome della signora Ventilatici è legato soprattutto alla ristampa della IV edizione (1964), frutto d'una attenta collazione tra le edizioni del 1588 e del 1684, un lungo e paziente lavoro, arricchito di importanti note che rivelano un altro aspetto della sua attività di studiosa: un impegno filologico non comune e un gusto quasi fignolé della enquete erudita che ne fecero una ricercatrice appassionata ed attenta, specie nei campi a lei più congeniali, quelli genealogico e topografìco. Nel frattempo, l'Archivio Storico Regionale si configurava sem– pre più come uno dei luoghi di centralità della ricerca storica valdo-

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