- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997
496 Nécrologies nel1921, fu ordinato sacerdote nel1944. Dopo alcuni anni di "vica– riato", venne cooptato in Curia, assumendo dal 1954 l'incarico di cancelliere vescovile, che mantenne sino al 1970. Dal 1950 al 1976 fu cappellano dell'Ospedale civile di Ivrea. Nel 1992 venne nomina– to canonico del Duomo. Questo, brevemente, il curriculum ecclesia– stico del caro don Ilo, sincero amico della nostra Valle e di tanti di no l. Il servizio che don Vignono ha svolto per decenni sia in Curia sia in Ospedale è stato improntato a precisione, cordialità, discrezione e soprattutto a tanta carità. Riproduciamo qui testualmente quanto si legge nel necrologio a lui dedicato sul settimanale cattolico canavesano "Il Risveglio Popolare": «Dove don Ilo ha lasciato indubbiamente la sua impron– ta più caratteristica è però nella Biblioteca diocesana, di cui è stato il realizzatore e il direttore per quasi trent'anni, profondendo in essa qualità, doti, soldi anche suoi, e la sua straordinaria cultura sta– nca». Gentilezza e disponibilità, questi i tratti salienti che studenti alle prime armi ed eminenti personalità della cultura hanno da sempre unanimemente riconosciuto al nostro compianto canonico. Degno continuatore dei suoi predecessori nel Capitolo, Saroglia, Clerico, Garino, Boggio, Notario, che tra Otto e Novecento illustra– rono la storiografìa ecclesiastica eporediese, don Vignono ricoprì importanti incarichi presso la Società Accademica di Storia ed Arte Canavesana. Esperto paleografo, fu autore di apprezzate opere con– cernenti Ivrea e la sua diocesi; ricordiamo tra le altre: Divagazioni su un'antica strada Ivrea- Vercelli, Ivrea 1960; I dieci ospedali di Ivrea, Ivrea 1964; l'edizione riveduta ed ampliata de L'inventario dei mano– scritti della Biblioteca Capitolare di Ivrea di A. Professione, Alba 1967; l'edizione e traduzione del De bello canapiciano di Pietro Azario, Mercenasco 1970; Il "Liber decimarum" della diocesi di Ivrea (1367-1370), Roma 1970, in collaborazione con Giuseppe Ravera; Visite pastorali in diocesi di Ivrea negli anni 1329 e 1346, Roma 1980. Queste due ultime, fondamentali e di solidissima erudizione, ime-
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