- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

Masino: vicende storiche 75 rono Masino, Borgomasino, Cossano, Caravino e le altre terre che formarono la contea masiniana. Nell'archivio sono conservate le investiture da parte degli impe– ratori germanici Federico II (6 agosto 1230) e di Arrigo VII nel 1310: il primo sta riprendendo la lotta contro i comuni, l'altro tenta d'imporre l'autorità imperiale. È di vitale importanza avere il controllo di Masino, che domina la vasta pianura circostante, sino alla Serra d'Ivrea, all'imbocco della Valle d'Aosta e verso Torino e che collega la Savoia con Milano, attra– verso appunto Ivrea, Settimo Rottaro, passando per le terre dei Masino e fiancheggiando il lago di Viverone, raggiunge Vercelli e Novara. Data la sua posizione, il Canavese sarà a lungo campo di batta– glia: Ivrea, Monferrato, Vercelli, Visconti, i Savoia e gli Acaia sono i vicini in conflitto, tra i quali i conti di Masino debbono barcame– narsi. Per vari anni, i Masino hanno l'investitura di Azeglio dal vescovo di Ivrea; tra il 1323 e il 1329 Savoia e Acaia intervengono come mediatori tra i Masino e i cugini Valperga (di Valperga e di Rivara) per questioni di eredità. Nel1356 Giacomo d'Acaia, alleato coi Visconti, invade il Cana– vese e si scontra con i Savoia e il marchese di Monferrato: Amedeo VI di Savoia ha la meglio e riceve l'omaggio dei signori del luogo, fra i quali i Masino, che il 21 dicembre 1358 investe dei loro feudi. A lui hanno già giurato fedeltà i conti di San Martino e i conti di Castellamonte, feudi posti tra Valperga e Masino. Durante la rivolta antisignorile dei Tuchini, dietro i quali opera– vano anche il marchese di Monferrato e vari signori, fra i quali i Masino, il castello viene occupato da Amedeo VII (il Conte Rosso) nel 1387. Col massacro dei rivoltosi nel 1390, il Canavese è terra sottoposta ai Savoia; il 30 dicembre 1391, i conti sono perdonati da Amedeo, in cambio di mille fiorini d'oro e del giuramento di fedeltà.

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