- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

Masino: vicende storiche 77 Settimo Rottaro e Borgomasino, assumendo il titolo di Comi di Borgomasino e ritirandosi nel castello di questo borgo. In seguito a questo atto di cessione, Jacopo si insedia a Masino, Vestigné, Caravino, Cossano e Maglione, assumendo il titolo di Conte Valperga di Masino. Così inizia con Jacopo I Valperga di Masino, la stirpe dei «secondi conti di Masino». È, Jacopo, una delle figure più interessanti di questa dinastia: il 18 marzo 1445 gli uomini di Masino gli giurano fedeltà, nel 1446 appiana la questione col duca di Savoia che protesta di non essere stato informato degli acquisti effettuati e poi riceve la nomina a con– sigliere. Nel 1451 Jacopo incominciò ad avere contrarietà alla Corte di Torino ed i suoi guai ebbero origine dal fatto che, in tale anno, aveva stretto lega con alcuni nobili signori in contrasto coi favoriti del Duca, Ludovico. Costoro lo posero in cattiva luce e pertanto gli ven– nero confiscate terre e castelli, di cui fu investita la moglie Violante Grimaldi di Baglio. Per mediazione di Carlo VII re di Francia, fu riammesso nei suoi diritti e successivamente creato presidente del Consiglio residente in Chambery e cancelliere di Savoia. Queste promozioni inviperirono maggiormente i suoi nemici, i quali, con subdolo lavorio, lo incol– parono di alto tradimento, per aver patteggiato la cessione di Vercelli al duca Francesco Sforza di Milano. La sua vicinanza alla Francia lo rende sospetto a chi ritiene il Piemonte già troppo esposto alle volontà straniere. Giacomo ebbe il torto di fuggire dalla Corte e riparare a Milano, il che rese più age– vole ai suoi avversari il tramare contro di lui. Incominciò un lungo periodo di lotta nelle terre dei Masino: il duca Ludovico ordinò il sequestro dei beni di Giacomo, dichiaran– dolo contumace e fissandogli un termine per comparire dinanzi a lui. Giacomo non comparve ma si appellò all'imperatore Federico III d'Asburgo e incominciò a far leva di armati per difendere le sue pro– prietà. A custodia del castello era rimasta la consorte di Giacomo,

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