- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1997

80 Carlo Fiore la guerra del 1690 con l'Austria contro la Francia e trascorre vari periodi con la Corte a Masino. Esiliato a Milano (Carlo V aveva dato la cittadinanza milanese ai Masino), Carlo Francesco sposa (1693) Maria Vittoria Trotti Bentivoglio, di nobilissima famiglia lombarda, promotrice delle decorazioni dei saloni del castello. I copiosi documenti del secolo XVIII si soffermano soprattutto sui grandi lavori al castello, ai giardini, al parco e sulla trasformazio– ne del maniero in lussuosa e ospitale dimora. Alla morte di Carlo Francesco (1712), si ha una lunga questione sulla legittimità della successione di Francesco Giacinto, fratello del precedente, che aveva compiuto studi alla Sorbona e dal 1687 era vescovo di San Giovanni di Moriana. Gli contrastò la successione il nipote Amedeo Valperga, addu– cendo ad impedimento il fatto che era ecclesiastico e Vescovo, ma dopo lungo dibattito, nel 1715 Francesco Giacinto otteneva da Vittorio Amedeo II (da due anni re di Sicilia) la investitura della con– tea, che mantenne sino al 1736, quando morì a 81 anni. Il successore Amedeo III era anche marchese di Caluso e di Rondissone, feudi entrati in Casa Masino, e sposò Emilia Doria dei marchesi di Dolceacqua, donna che conosceva varie lingue e molto colta, dalla quale ebbe numerosa prole. Dei figli, ricordiamo Tommaso, abate di Caluso, una delle mag– giori menti dell'epoca dei Lumi, coltissimo nelle scienze matemati– che e nelle lingue orientali, segretario dell'Accademia delle Scienze di Torino, socio dell'Arcadia sotto lo pseudonimo di Euforbio Melesigenio. Fu lui che intuì il genio poetico dell'Alfieri, che gli fu sempre molto devoto e lo chiamò «Montaigne redivivo». Altro figlio famoso, fu Carlo Francesco Il, nato a Masino nel 1727, al servizio della Corte sabauda in qualità di ambasciatore a Parigi, Lisbona, Madrid e viceré di Sardegna dal 1779 al 1782. Si dice che fosse il più ricco dei Conti Canavesani e il terzo per ric– chezza in Piemonte; rimasto vedovo della contessa Faustina Doria