- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Edouard Aubert e fa Valle d'Aosta 159 genza, o per raggiungere la quasi totalità dei paesi di montagna o di mezza collina occorreva spostarsi a piedi o a dorso di mulo. La pubblicazione di questa importante opera non è avvenuta sen– za difficoltà. Innanzi tutto l'editore non voleva rischiare e si è dichia– rato disposto a stamparla solo se si fosse raggiunta preventivamente la sottoscrizione di acquisto di almeno 500 copie dell'opera. Ce ne parla «La Feuille d'Aoste» che il26 agosto 1858 scrive: «M. Aubert a mis toutes ses peines pour le seul plaisir d'erre utile aux val– dòtains et de s'instruire lui-meme, mais il a cependant besoin avant de publier son ouvrage d'avoir 500 souscripteurs». Il volume era offerto al prezzo di lire 40 da pagarsi ad avvenuta pubblicazione del– l'opera. Ed il mese successivo «Llndépendant» sollecita ancora sotto– scrizioni perché l'autore «n'a pas trouvé un imprimeur qui voulut se charger de l'imprimer, à moins qu'on lui procurar cinq cents suscrip– tions de quarante francs». Aubert, dopo averne ottenuto l'autorizzazione, ha dedicato l' ope– ra «A son Altesse Royale le Prince Amédée de Savoie Due d'Aoste, hommage du profond respect de son très-humble & très-obéissant Serviteur». Questa dedica sar~ in grado di dare maggior pregio ad un'opera di per sé già così interessante per la Valle d'Aosta. E quanto annota nell'ottobre del 1958 «Llndépendant» annunciando che «S.M. vient d'autoriser l'aureur de l'ouvrage intitulé "La Vallée d'Aos– te, histoire, sites, monuments" à en faire dédicace à S.A.R.». l: opera dell'Aubert ebbe un enorme successo in Valle d'Aosta, co– me testimoniano i giornali locali dell'epoca. Né avrebbe potuto esse– re altrimenti considerata la completezza di informazioni in essa con– tenute e la preziosità delle illustrazioni, senza contare il contributo che da essa derivava alla diffusione in Europa, nella seconda metà del– l'Ottocento, della conoscenza della Valle d'Aosta, delle sue bellezze naturali, della sua cultura, dei suoi monumenti. Scrive Marco Cuaz (Valle d'Aosta. Storia di un'immagine. Bari 1994): «Lopera che contribuì maggiormente alla conoscenza della Valle d'Aosta in Europa fu la sontuosa edizione parigina del 1860 di La Vallée d'Aoste di Edouard Aubert, pittore, archeologo e disegnato– re parigino, entrato in contatto indiretto con la valle d'Aosta nel1846 quando la sorella aveva sposato il medico valdostano Laurent Cerise». A titolo di riconoscenza, nel 1861 gli fu concessa la cittadinanza
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