- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
160 Anselmo Lucat onoraria della città di Aosta e, un decennio circa dopo la sua morte, gli fu intitolata una delle più importanti vie del centro storico di Aosta, la via già denominata Marché Vaudan che collega via De Tiller alla Porta decumana e che oggi ancora porta il nome dell'illustre scrittore. Ma già prima della pubblicazione della sua monumentale opera i suoi meriti erano stati riconosciuti dagli eruditi locali che lo avevano annoverato, nel 1856, un anno soltanto dalla fondazione, tra i mem– bri dell'Accademia di Sant'Anselmo. Un altro prestigioso riconoscimento gli è venuto dal canonico Léon-Clément Gérard che gli dedicò il suo capolavoro La Vallée d'Aoste sur la scène. Edouard Aubert, secondo quanto scritto nell'introduzione alla rie– dizione dell'opera del 1973, è morto il 9 gennaio 1889, mentre stan– do a quanto afferma Christine Zanoni, che, nell'anno accademico 1980/1981 ha discusso, presso l'Università di Verona, una tesi di lau– rea su Edouard Aubert e Laurent Cerise (relatore il prof. Lauro-Aimé Colliard), nell'atto di decesso reperibile presso la mairie dell'ottavo arrondissement di Parigi, risulta che egli morì il 19 dicembre 1889. Alla sua morte apparvero necrologi anche sui settimanali locali. Mi piace ricordare quello apparso su «Lécho de la Vallée d'Aoste» che contiene riflessioni che sono della più sorprendente attualità. Leggiamolo insieme: «lnclinons nous sur cette tombe qui nous démontre une fois de plus quelle attraction notre Vallée exerce sur les ames d'élite et en y voyant la condamnation de nos sottes discordes, sachons nous persuader que ce sera par l' étude et la science, et non par des luttes stériles, que nous donnerons à notre cher Pays la piace qu'il mérite au soleil de la civilisation». Queste poche note, anche se incomplete e certamente non esau– stive, spero possano essere utili a quanti visiteranno la mostra dei disegni della pittrice valdostana Lorena lsabellon e ne apprezzeranno l'arte. Lartista valdostana ha una profonda conoscenza e una grande ammirazione per Edouard Aubert, come i disegni, D'après Edouard Aubert (come recita il titolo della mostra), dimostrano in modo ine– quivocabile. Essa ci permette di rivisitare o magari, a qualcuno, di scoprire un artista e scrittore che, nel secolo scorso, seppe far cono– scere la Valle d'Aosta, la sua storia, i suoi monumenti, i suoi costumi, i suoi paesaggi in tutta l'Europa.
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