- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
Una dimora neoclassica sulla collina di Aosta: Casa Bibian 193 ficio è privo dell'ala occidentale con la veranda, verosimilmente aggiunta alcuni decenni dopo insieme con la torre altana che con– clude il corpo di fabbrica e visibile in una litografia di Edouard Aubert del 1860. Dopo la morte di Jean-Laurent Martinet Casa Bibian rimase al nipote Joseph-Alexis, primogenito del fratello Jean-Joseph, 16 per poi passare al figlio di Joseph-Alexis, l'avvocato Jules Mar– tinet (1829-1920), e da questi a suo figlio César (1865-1943), leader del partito socialista aostano; il successivo passaggio eredi– tario ha frazionato la proprietà tra i numerosi figli dell'avvocato César. Dell'arredo originario della dimora si conservano, oltre ai dipinti di cui si tratta nel testo, anche i palchetti e alcuni mobili settecenteschi, evidentemente reimpiegati nel contesto di primo Ottocento. Luigi Artari e gli Albertolli: presenze luganesi in Valle d'Aosta alla fine del XVIII secolo Tancredi Tibaldi, ammiratore sincero ma biografo approssi– mativo dei pittori Artari, nell'opuscolo In Val d'Aosta la pittura attraverso i secoli ed i fratelli Artari attribuisce a Luigi l'esecuzione della decorazione pittorica. Anche in assenza di documenti che la certifichino, la notizia dovrebbe corrispondere al vero: lo storico dovette apprendere l'informazione dall'avvocato Jules Martinet, al quale era legato da rapporti di amicizia fin dall'età scolare, e poté probabilmente averne la conferma dagli stessi figli di Luigi Artari, ancora viventi all'inizio del Novecento. 17 La decorazione di Casa 16 In proposito Jean-Laurent Martinet aveva così disposto: "Quinto je donne, et legue ma ferme dite Bibian sise sur le territoire d'Aoste a celui, ou a ceux des enfants de mon frère, qui serà, ou seront désignés par ma dite femme." (Recuei~ 1909, p. 120). 17 T. TIBALDI, In Vttl d'Aosta la pittura attraverso i secoli ed i fratelli Artari, Aosta 1914, p. 29.
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