- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
194 Sandra Barberi Bibian costituisce pertanto non solo la prima opera nota in Valle d'Aosta del pittore, allora all'incirca ventenne, ma anche un uni– cum nella carriera di questo artista, che in seguito si sarebbe spe– cializzato in un'austera pittura di carattere sacro, lavorando quasi esclusivamente al servizio del clero. Una approfondita indagine sulla figura e l'opera di Luigi Artari è l'argomento della tesi di laurea della dott.ssa Laura Pizzi, restauratrice presso la Soprintendenza per i Beni Culturali della Regione: dal lavoro, finora inedito, potranno scaturire elementi preziosi per la ricostruzione di una biografia e di un percorso artistico ancora in larga parte sconosciuti. 18 Giuseppe Maria Luigi Artari nasce ad Arogno, nel Canton Ticino, il 9 febbraio 1780 da Alessandro Artari e da Prudenza Verda. Una famiglia di artisti, quella degli Artari, che diede i natali ad architetti, stuccatori, scultori e pittori attivi per gene– razioni presso le più importanti corti europee: 19 a partire da Giovanni Battista, autore degli stucchi del Duomo di Fulda (1707) e della cupola del Duomo di Acquisgrana (1730-40); il figlio maggiore Adalberto (1693-1751) lavora soprattutto in Inghilterra, mentre il secondogenito Giuseppe (1697-1769) lavora a Colonia e a Bonn per il principe elettore Clemente Augusto. Il figlio di Adalberto, Giovanni Battista (1796-1874), era pittore, stuccatore e professore di disegno presso la Scuola Imperiale di Mosca. Luigi Artari apprende dal padre, allievo della scuola di Belle Arti di Venezia, i primi rudimenti della pittura, comple– tando successivamente la sua formazione all'Accademia di Brera, dove frequenta, nell'anno accademico 1797-98, la 18 L. PIZZI, Luigi Artari (l 780-1859): elementi per la ricostruzione di un itinera– rio artistico dal Cantone Ticino alla Valle d'Aosta, Università di Genova, Facoltà di Lettere e Filosofia, tesi di laurea in Lettere Moderne, relatore prof. Franco Sborgi, anno accademico 1996-97. 19 Sugli Artari cfr. anche A. M. CAREGGIO, Appunti e documenti suipittori Artari, in "B.A.S.A.", XLVIII, 1977, pp. 283-306; S. BARBERI, 1991, pp. 54-56.
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