- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
196 Sandra Barberi moreo della Cattedrale di Aosta; 23 l'intervento al Vescovado citato è quello promosso nel 1760 dal vescovo mons. Pierre– François de Sales per la costruzione dell'ala orientale dell' edi– ficio. 24 In questi anni Francesco Albertolli è attivo anche in notevoli opere di ingegneria civile, campo in cui è considera– to una vera e propria autorità: in qualità di "expert ordinaire" effettua i sopralluoghi per verificare le condizioni della rete viaria nella Bassa Valle, in seguito ai quali procederà- insieme con Michele - al rifacimento del ponte sul Marmore a Cha.tillon (1754) e alla costruzione della "Mongiovetta", l'im– portantissima arteria che lega la Bassa Valle al Piemonte (1764-71); 25 nel 1750-51 "François Albertoglio" esegue una serie disegni della Valgrisenche per documentare i territori sotto la giurisdizione di Jacques de Blonay, signore di Avise. Michele Albertolli, assieme all'impresario Franchino, è incari– cato nel 1779 dal priore F.- J. Ducréton di ricostruire l'edificio conventuale dei canonici di S. Orso, posto a levante del chio– stro; nel 1778 e nel 1792 risulta attivo per i Sarriod de la Tour, mentre negli anni Ottanta è interpellato dal conte Philippe– Maurice di Challant per restauri da effettuare ai castelli di Aymavilles e di Chatillon. Intorno al 1752 Francesco, trovan– dosi dunque ad Aosta, aveva condotto con sé anche il figlio Giocondo e lo aveva iscritto al Collège Saint-Bénin per avviar– lo agli studi letterari. Ma la grammatica non si confaceva all'indole del ragazzo, che l'anno seguente raggiunse lo zio paterno a Parma, dove rimase per una decina di anni com– piendo gli studi artistici presso la locale Accademia, mentre il padre e il fratello risiedettero stabilmente in Valle d'Aosta, dove risultano attivi fino alla fine del secolo. Il figlio di Michele, Alberto, impresario e stuccatore, nacque 23 L'esistenza del contratto nell'Archivio Capitolare mi è stata gentilmente segnalata dal can. Luigi Garino (t). 24 P.-E. Due, Leclergéd'AosteduXVII/'siècle, Turin 1881, p. 176, nota l. 2 5 A. BAUDI DI VESME, 1963, p. 10.
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