- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

Una dimora neoclassica sulla collina di Aosta: Casa Bibian 209 z1 m oro e senza altri elementi decorativi all'infuori di cormc1 modanate, raffigurano altrettanti episodi delle Metamorfosi e precisamente: Narciso, 46 il Ratto di Europa, 47 Latona che trasfor– ma i contadini della Licia in rane, 48 Perseo e Atlante, 49 Cerere che muta un ragazzo in lucertola 50 (fig. 20) e Cadmo che uccide il drago. 51 Anche in questo ambiente si trova una specchiera appar- 46 Narciso era un bellissimo giovane amaro da Eco. Come punizione per aver respinto la ninfa, egli fu condannato da Giunone a struggersi d'amore per la propria immagine riflessa nell'acqua e alla sua morte per consunzione fu murato nel fiore omonimo (Metamorfosi, III, 339-510). Secondo un'iconografia diffusa, il dipinto raf– figura Narciso che si rimira in uno specchio d'acqua. 47 lnvaghitosi di Europa, figlia del re fenicio Agènore, Giove escogitò uno stra– tagemma per rapirla, presentandosi a lei che giocava sulla spiaggia con le sue ancelle sotto le spoglie di un toro. La fanciulla gli montò in groppa e Giove attraversando il mare la condusse a Creta, dove Europa divenne madre di Minasse (Metamorfosi, Il, 836-875). La scena dipinta rappresenta il toro che galoppa in mezzo alle onde por– tando con sé la giovane, mentre a riva le ancelle assistono atterrite. 48 Un giorno Larona, madre di Apollo e Diana, giunse in Licia dopo un lungo peregrinare e, assetata, si fermò a bere l'acqua di un lago, ma alcuni contadini glielo impedirono; allora la dea per punizione li trasformò in rane (Metamorfosi, VI, 317- 381). 49 Perseo, figlio di Giove e Danae, aveva ucciso Medusa, una delle Gorgoni, che aveva il potere di pietrificare tutto ciò che incontrava il suo sguardo. Il titano Atlante era stato condannato, come punizione per aver partecipato alla rivolta dei Titani contro Zeus, a sostenere il cielo con il capo e le mani; avendo negato l'ospitalità a Perseo, fu da questi tramutato in monte per mezzo della testa di Medusa (Meta– morfosi, IV, 627-662). 5 ° Colpito da una delle frecce di Cupido, Plutone si innamorò di Prosèrpina e la portò con sé nell'oltretomba, facendone la sua sposa e la regina dell'Averno. La madre della fanciulla, la dea Cerere, vagò disperatamente alla sua ricerca; un giorno si fermò a riposare in una casupola, dove una vecchia le diede da bere; il figlio della donna schernì la dea per la sua ingordigia nel dissetarsi e per punizione fu immedia– tamente tramuraro in lucertola (Metamorfosi, V, 446-461). 5 ' Cadmo è il leggendario fondatore di Tebe. Secondo il racconto di Ovidio-egli mandò i suoi compagni ad attingere acqua a una fonte nel siro dove doveva sorgere la città, ma essi furono sbranati dal drago che custodiva il luogo; Cadmo uccise il mostro e, dietro suggerimento di Minerva, ne seminò i denti, dai quali nacquero dei guerrieri armati che si sterminarono fra loro, finché ne rimasero soltanto cinque che con Cadmo fondarono Tebe (Metamorfosi, III, 28 sgg.) I due momenti salienti della vicenda di Cadmo - l'uccisione del drago e la semina dei denti - sono illustrati in due sovrapporte collocate in due ambienti differenti.

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