- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000
212 Sandra Barberi Se è possibile identificare un tema dominante in ciascuna stanza della casa, non è facile riconoscere un programma genera– le per l'intera decorazione; la casualità dell'accostamento degli episodi dipinti sulle tele che fungono da sovrapporte ci fa dubi– tare che ci fosse in effetti un legame logico o concettuale prede– terminato tra tutte le scene, gli elementi e le figure rappresenta– ti: mi piace pensare tuttavia che i soggetti prescelti, in gran parte attinenti al tema amoroso e all'arte, non si ispirino del tutto libe– ramente al consueto repertorio del tempo, ma che rispecchino l'indole pacifica del committente, volta all'esaltazione dei senti– menti e della cultura. Attinge al repertorio delle Metamorfosi, ripetendo in parte i soggetti di alcune sovrapporte, anche una serie di tele che da varie generazioni - come testimoniano gli attuali eredi - si trovava nella Casa Bibian, smembrata di recente in seguito alle divisioni eredi– tarie della famiglia. Sebbene la loro esecuzione paia più antica della realizzazione della villa, per l'analogia tematica con la deco– razione di Luigi Artari questi dipinti dovettero essere destinati precocemente all'arredo della dimora, forse fin dall'epoca stessa di Jean-Laurent Martinet. Due tele si ricollegano infatti al mito di Fetonte, raffìgurandone rispettivamente la Caduta 57 (fig. 22) e la Morte. In quest'ultima scena Fetonte riverso è pianto dalle sorelle, le Eliadi, mutate in pioppi, dall'amico Cicno, metà uomo e metà cigno, e da Eridano, il dio fluviale dalla testa taurina (identificato tradizionalmente con il Po) che giace accanto all'urna rovesciata. Altri due quadri rappresentano i più noti episodi della storia di Perseo, l' Uccisione di Medusa e la Liberazione di Andròmeda; 58 un 57 Questa tela è stata di recente acquistata dall'Amministrazione regionale. 58 La gòrgone Medusa aveva avuto i capelli trasformati in serpenti da Nettuno e, come si è già detto (cfr. nota 50), il suo sguardo aveva il potere di pietrificare; con– sigliato da Minerva, sua protettrice, Perseo riuscì a ucciderla decapitandola con la spada senza mai guardarla direttamente, bensì nell'immagine riflessa sul suo scudo lucente (Metamoifòsi, IV, 765-786). La successiva impresa affrontata da Perseo è la liberazione di Andròmeda, figlia di un re etiope, che era stata incatenata a una roc– cia come offerta sacrificale a un mostro marino. Sorvolando il mare, Perseo la vide e
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