- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2000

Una dimora neoclassica sulla collina di Aosta: Casa Bibian 215 è stato completamente sostituito da una nuova decorazione effet– tuata nel 1973; anche le pitture realizzate prima del 1823 a Challand-Saint-Vietar, di cui si ha notizia in un documento, non sono più rintracciabili. 62 La produzione successiva si allontana dalla libertà di tratto e di tema che caratterizza le pitture delle dimore private e assume i caratteri stereotipati del genere devo– zionale di cui Luigi Artari fu per tutta la prima metà del XIX seco– lo campione indiscusso: tuttavia nei cherubini che svolazzano intorno ai santi non è difficile ravvisare i putti di Casa Bibian, resi solo più "angelici" nell'espressione del viso, mentre una certa aria di famiglia accomuna figure apparentemente lontane: così nell'a– tletico san Gerolamo assiso tra le nuvole dipinto nella cupola della cappella di San Grato nella Cattedrale di Aosta (1841) ritroviamo Zefiro avanti negli anni, lo sguardo devotamente rivolto al cielo anziché alla bella Flora.· 62 Attestato di buona condotta rilasciato dal parroco di Challand-Saint-Victor, pubblicato in A. M. CAREGGIO, 1977, Appendice III, p. 303 (secondo documento). * Desidero ringraziare gli attuali proprietari di Casa Bibian, in particolare la prof.ssa Raffaella Solmi, il dott. Alexis Martinet e la consorte, sig.ra Bernadette, che mi hanno incoraggiata ad occuparmi della loro casa, consentendomi con amichevo– le disponibilità di esplorarla a mio agio; un grazie di cuore alla sig.ra Solmi anche per la fattiva collaborazione alle ricerche. Sono grata a Francesco N ex, discendente degli Artari, per avermi fornito le foto– grafie relative all'assetto originale di Casa Artari a Verrès; alla profssa Francesca Follia della Biblioteca dell'Accademia di Brera per l'aiuto prestato nel corso delle ricerche; e alla Soprintendenza per i Beni Culturali per aver consentito l'utilizzo delle fotogra– fie eseguite da Lino Guindani in occasione della campagna di inventariazione degli arredi fissi e dei principali oggetti di interesse storico-artistico di Casa Bibian, con– dotta dalla scrivente nel 1995.

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